mercoledì 14 aprile 2010

Diritti Lgbt, La Corte Costituzionale ungherese conferma le unioni civili tra persone dello stesso sesso


Nel paese dell’Europa centrorientale è stata confermata dalla Corte Costituzionale la legge approvata il 23 marzo scorso riguardante le unioni civili registrate tra persone dello stesso sesso.

Contro questa legge, che allinea Budapest e il resto della nazione alla legislazione di quasi tutto il continente in materia di diritti LGBT, erano state sollevate nove petizioni sfavorevoli dalle forze di stampo conservativo – tra cui si annoverano il Partito Popolare Democratico Cristiano, il Forum Pro Life, la Società dei Medici Cristiani Ungheresi e rappresentanti della Chiesa della Fede – secondo cui questo nuovo pacchetto di norme minava il fondamento del matrimonio, discriminava le persone eterosessuali, violava la moralità e offendeva i bambini, oltre ad altre argomentazioni negative. Tesi che sono state completamente rigettate dall’organo di stato ungherese.

Grazie a questa nuova normativa, le coppie dello stesso sesso potranno godere della maggior parte dei diritti che spettano alle coppie sposate con il tradizionale matrimonio, compreso quello di usare il cognome del coniuge. Non potranno ancora accedere, invece, all’adozione di bambini e alla tecnica della riproduzione assistita. Il dibattito su una legge che tutelasse i diritti in materia di partenariato LGBT era in corso da anni nel paese dell’ex blocco sovietico. Già nel 2008 una proposta simile era stata bocciata dal Parlamento, salvo poi essere modificata ed approvata solo due anni dopo.
fonte news.pinkpaper

Nessun commento:

Posta un commento