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martedì 2 marzo 2010
Harry Potter parla contro il suicidio tra i giovani gay
Harry Potter parla contro il suicidio tra i giovani gay
Daniel Radcliffe il famoso personaggio televisivo che ha raggiunto il suo successo grazie al film di Harry Potter, ha girato un annuncio pubblico per la Trevor Project, un’organizzazione no profit attiva nella lotta contro il suicidio tra i giovani LGBT.
Visto che i suoi genitori sono entrambi attori, il piccolo mago ha avuto fin dall’infanzia un contatto diretto con le diverse facce della società, senza subire deviazioni e senza coltivare un’ignorante e stupida discriminazione razziale,
sessuale, religiosa o di altro genere. I suoi genitori avevano come amici o colleghi molti gay che spesso invitavano a casa, realtà con cui Daniel ha avuto modo di confrontarsi, una realtà che non ha gli ha dato modo di pensare o sospettare se ci fosse da chiedersi perché alcuni fossero gay ed altri no.
La prima volta che ha iniziato a sentir parlare di discriminazioni ed ha conosciuto cosa fosse, l’omofobia è stato tra i banchi di scuola. “Ho sempre odiato chiunque non tolleri le persone gay lesbiche o bisessuali, adesso mi trovo in una posizione fortunata e posso essere utile per aiutare davvero qualcuno”.
Il risultato è un nuovo annuncio pubblicitario della Trevor Project, che è stato registrato ieri mattina presso l’ufficio dell’organizzazione. L’annuncio sarà trasmesso durante la prossima primavera.
Radcliffe ha anche avuto la fortuna di capire l’importanza dell’esistenza di questo tipo di organizzazione fondata nel 1998 da tre registi. La loro pellicola, “Trevor” che ha vinto l’Academy Award come miglior cortometraggio, parla di un ragazzo di tredici anni gay che cerca di attirare l’attenzione dei suoi genitori tentando il suicidio, ma che alla fine riesce a recuperare la fiducia in se stesso grazie all’incontro di un ragazzo come lui che gli fa capire di non essere solo.
La Trevor Project permette ai giovani ragazzi in difficoltà di chiamare per assistenza o per consigli.
“Ritengo di essere una persona speciale, fortunata e diversa dalle persone comuni giusto perché ho avuto un’influenza diversa durante la mia crescita rispetto gli altri ragazzi della mia stessa età. ” ha dichiarato il giovane Radcliffe ” mi sono sempre sentito fortunato per aver avuto la vita che ho avuto. Non ho mai avuto problemi di questo genere per quanto riguarda la mia religione, l’orientamento sessuale o qualcosa di simile.
“Credo che sia importante per qualcuno protagonista di un grande film commerciale come Harry Potter poter essere un’icona rappresentativa. Il fatto che non sia gay o bisessuale o transessuale, non fa differenza ma mostra che le persone etero possono essere interessanti e si prendono cura di queste cose”.
fonte: Advocate
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