F. Volpi (Curatore) G. Gurisatti (Traduttore)
Tra le carte di Schopenhauer si trova un fascio di fogli fittamente annotati, sul primo dei quali si legge: "Questo libro si intitola «Senilia». Iniziato a Francoforte sul Meno nell'aprile del 1852".
Fino alla morte Schopenhauer continuò a registrarvi, giorno dopo giorno, ciò che più gli premeva: citazioni, ricordi, riflessioni, appunti di lavoro, massime e norme di comportamento.
E in tali fogli è possibile cogliere quella sapienza quotidiana che rende sopportabile e perfino piacevole la vecchiaia, compensando l'insopprimibile sensazione che "il Nilo stia ormai arrivando al Cairo."
Arthur Schopenhauer. Filosofo tedesco. Introdotto nei circoli letterari da Wieland e da Goethe, preparò per l'abilitazione in filosofia il saggio "Il mondo come volontà e rappresentazione" (1819) che discusse con Hegel, non senza contrasti.
Dopo un deludente inizio di carriera accademica, si ritirò a Francoforte, dove rimase dal 1831 sino alla morte. Solo i "Parerga e paralipomena" (1851) destarono l'attenzione del pubblico e della critica. In quest'opera Schopenhauer sviluppò il suo raro talento letterario, riuscendo a illustrare con raffinata chiarezza ardui argomenti teoretici e mescolandone la trattazione a quella di temi legati al costume dell'epoca.
fonte: www.ibs.it
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