Si intitola "Los
Abrazos" la mostra fotografica ospitata dall'Istituto di Cultura di
Città del Messico a partire dal 22 agosto della fotografa toscana Lucia
Baldini.
Baldini ha collaborato con l'étoile per oltre 12 anni, vivendo
un periodo molto interessante della carriera dell'artista. Sono stati
anni in cui la Fracci ha interpretato ruoli meno convenzionali della
cultura del balletto, proponendo un ventaglio ampio e intenso di figure
femminili. Raccontandone la forza, la fragilità, l'amore e la
disperazione, ogni volta andando a esaltare le potenzialità del
femminile nelle sue infinite identità e modalità.
La mostra si muove su flussi paralleli creando un allestimento che ha il sapore di un'istallazione costruita da un'ampia galleria di ritratti fotografici in bianco e nero, fotografie analogiche, di formati diversi che vanno a creare un percorso visivo in continua evoluzione. Fotografie in scena che Lucia Baldini ha creato a fianco della Fracci, interpretando opere proposte su palcoscenici italiani e internazionali. Un fil rouge in cui l'étoile dialoga con coreografi e ballerini: Carolyn Carson per la Biennale di Venezia, Micha Van Hook per raccontare i "Giorni Felici" di Beckett, "L'apres midi d'un faune" reinterpretando i costumi e le coreografie di Nijinsky e dei Balletti Russi, ma anche il Nijinsky dei giorni tormentati in manicomio.
Un'interpretazione maestosa
di Isadora Duncan, l'appassionata Filumena Marturano che tanto Edoardo
De Filippo ha voluto per lei. Il dolore della madre palestinese che
soffre con la madre israeliana degli stessi strazi di vedere i propri
figli morti che Mario Luzi ha scritto perché Carla la mettesse in scena e
ne potesse raccontare la potenza della devastazione del dolore materno.
E poi un Amleto insolito, inventato da Beppe Menegatti, in cui la
Fracci è proprio Amleto e tutti gli altri ruoli, maschili e femminili,
sono interpretati esclusivamente da danzatori maschi.
Una mostra che
passo dopo passo apre nuove strade narrative, diversi registri registici
e coreografici, un caleidoscopio di ruoli femminile interpretati ogni
volta magistralmente dalla Fracci per sorprenderci e per emozionarci.
fonte: firenze.repubblica.it
Nessun commento:
Posta un commento