lunedì 26 ottobre 2015

Lgbt: L’Associazione mondiale del medici condanna le cure per guarire le persone trans: «Definire il proprio genere è un diritto»

In questi giorni, a Mosca, si è riunita l’assemblea dell’Associazione mondiale del medici, con delegati provenienti da 60 paesi. Tra i temi affrontati, le nuove linee guida su come i medici dovrebbero trattare i pazienti transgender. Dal documento finale, emergono una sensibilità e un’attenzione alla salute mentale e fisica delle persone transessuali del tutto nuova rispetto al passato.

Per prima cosa i delegati hanno sottolineato la necessità di evitare qualsiasi cura che possa danneggiare le persone transessuali, perché – come ha dichiarato uno dei delegati – «La transessualità non è un disturbo. Ma bisogna impegnarsi affinché vengano realizzati trattamenti interdisciplinari, individuali e altamente professionali, dedicati alle persone transgender».

E nelle parole del presidente dell’Associazione mondiale del medici, Sir Michael Marmot, è evidente quanto ormai le questioni legate all’identità di genere non siano più considerate patologie psichiche da curare necessariamente con un intervento chirurgico, o con infinite sedute psichiatriche, ma definire il proprio genere è un diritto umano fondamentale:
"Condanniamo ogni forma di discriminazione, stigmatizzazione e violenza contro le persone transgender. Chiediamo misure legali adeguate per proteggere i loro diritti civili.
In quanto punto di riferimento, i medici dovrebbero utilizzare le loro conoscenze per combattere ogni tipo di pregiudizio in tal senso. Chiediamo alle associazioni mediche nazionali di intervenire per individuare e combattere ogni ostalo che impedisca alle persone transgender di essere assistite. Inoltre, è importante che i medici ricevano un’adeguata formazione in tutte le fasi della loro carriera per consentire loro di riconoscere ed evitare pratiche discriminatorie, e fornire un sostegno sanitario adeguato alle persone transgender."

fonte: http://www.lezpop.it/

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