Ieri Pride sobrio, composto, 'maturo'.
Il sindaco entusiasta, presenzia e propone: 'Necessaria legge sulle unioni di fatto". Luxuria: 'Ci saremmo aspettati sobrietà anche dal Papa'
Quello che si è svolto ieri per le strade per le strade di Bologna è stato - come promesso - un Gay Pride all'insegna della sobrietà e soprattutto della solidarietà con l'Emilia colpita dal sisma.
Senza rinunciare a quello spirito provocatorio che è la cifra della principale manifestazione dell'orgoglio lgbt. Ecco allora accanto a barbuti ragazzi in abito da sposa, copricapi piumati in stile toro seduto e trampolieri.
In migliaia presenti all'appello. E' stata la manifestazione sì dell'orgoglio lgbt, ma anche, come ha detto il sindaco di Bologna Virginio Merola, nel suo saluto a una piazza Maggiore piena di gente, "il Pride dell'orgoglio emiliano.".
Il primo cittadino si è poi sbottonato: "E' necessario - ha dichiarato alla folla - che il Parlamento approvi una legge contro l'omofobia e la transfobia come una legge sulle unioni di fatto.
Ma è necessaria anche una legge sul matrimonio civile tra persone dello stesso sesso e mi auguro che quel giorno possa arrivare". Il presidente Arcigay, Paolo Patané, l'ha definito "il pride della maturità, anche se il pride non si scopre all' improvviso vicino al Paese".
Affondo vs Papa. "Abbiamo dedicato il Pride all'Emilia colpita dal terremoto e abbiamo rinunciato ai carri. Noi siamo orgogliosi di essere gay, trans e lesbiche sensibili. Ci sarebbe piaciuto se un tocco di sobrietà ci fosse stato anche alla cosiddetta festa della famiglia del Papa. One family é uno slogan vecchio.
Esistono tante famiglie, tanti colori", così Vladimir Luxuria, madrina della manifestazione, "Il Pride - ha continuato l'ex deputata - dimostra che noi viviamo in questo mondo, siamo in questa terra che sta soffrendo. Il Pride non poteva prescindere da questa continua tragedia". Luxuria ha spiegato anche di aver "molto apprezzato le parole di Bersani.
Purtroppo, ogni volta che un sindaco di una giunta di centrosinistra fa qualcosa in questo senso, c'é qualcuno nel Pd che rema contro. Spero che questo tipo di opinioni nel Pd vengano tenute ai margini".
Il corteo, partito proprio dalla ex sede del circolo gay - lo storico Cassero di porta Saragozza - ha compiuto un percorso più breve del previsto e ha rinunciato ai carri allegorici, un' altra cifra della manifestazione.
Soddisfatti gli organizzatori, che non hanno voluto dare numeri precisi sulla partecipazione. "Di sicuro - ha detto Emiliano Zaino, presidente del comitato Bologna Pride - c'é stata una risposta grandiosa della città.
E una risposta meravigliosa della comunità" Sul palco, oltre al sindaco e a Luxuria, si sono alternati gli ospiti musicali (Mario Venuti, Silvia Mezzanotte, Antonella Lo Coco e L'Aura) e le parole 'politiche', come quelle - forti - di Ivan Zamudio, padre di Daniel, 24enne cileno torturato e ucciso lo scorso marzo da un gruppo di neo-nazisti.
Tanta solidarietà: oltre ai banchetti, gli organizzatori devolveranno alle vittime del sisma anche una parte degli utili raccolti nella festa conclusiva di questa sera al Parco Nord - prima periferia della città - mentre è stata organizzata un'asta online per dieci biglietti 'Vip' del concerto di Madonna a Firenze.
Ma anche allegria e musica. In alcuni momenti, tra grida, cori (in particolare sotto finestre con bandiere arcobaleno e sotto la sede cittadina della Cgil che esponeva lo striscione 'La Cgil sostiene i diritti e saluta il pride') e suoni di bande, non sembrava neanche si fosse rinunciato a qualcosa.
In altri momenti, con le persone in silenzio, che sfilavano attente, sembrava una sobrissima manifestazione.
Con qualche ala d'angelo e qualche corna da diavolo qua a là a ricordare che un pride è sempre un pride.
fonte e foto http://www.bolognatoday.it
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