sabato 4 settembre 2010

Politica e Diritti Lgbt, Gay e testamento biologico: PdL, UdC e finiani continuano a scannarsi


Della Vedova lancia proposte laiche per le unioni omosessuali e il fine vita. Il Popolo delle Libertà risponde subito picche. E anche l’UdC si innervosisce molto.

Le prove tecniche di Grande Centro rischiano di arenarsi di fronte all’eterogeneità dei nuovi presunti alleati. Benedetto Della Vedova, leader dei Riformatori Liberali e vicecapogruppo alla Camera di Futuro e Libertà, lancia a titolo personale l’idea di una legge civile sulle coppie di fatto anche gay e poi la proposta ‘condivisa da Gianfranco Fini di ‘un disarmo bilaterale’ sul biotestamento sul quale ‘il Pdl ha prodotto solo proposte confessionali’. Ma le risposte negative non arrivano solo dal Popolo delle Libertà, ma anche dall’UdC.

DELLA VEDOVA DIXIT – “E’ assolutamente grottesco che l’ Italia resti l’ultimo paese d’Europa che non ha una legge civile sulle coppie di fatto anche gay”, dice Della Vedova nel corso dell’intervista rilasciata a KlausCondicio su You Tube. “A mio avviso la proposta sui Didore era troppo timida soprattutto se rapportata a quanto accade nel Centro destra europeo.

Nessun Governo di Centro destra in Europa ha mai cancellato leggi che ha trovato sulle unioni omosessuali. Per questo su questo fronte annuncio una iniziativa a carattere parlamentare cercando di coinvolgere in essa anche il mio nuovo gruppo, che riprenda in mano il tema senza confinarlo nella maggioranza ma allargandolo a tutte le forze parlamentari perche’ sarei felice perche’ questa legislatura possa dare vita a una legge civile sulle coppie di fatto anche gay”.

Della Vedova tocca a tutto campo i temi eticamente sensibili e dunque anche quello del biotestamento: “La nostra proposta condivisa con Fini su questo tema e’ di disarmo bilaterale: non siamo in grado di fare una legge che abbia un consenso ampio visto che il PDL ha prodotto solo proposte confessionali su questo tema, suggeriamo un passo indietro: diciamo no all’eutanasia attiva, no all’accanimento terapeutico in mezzo uno spazio in cui decidano i medici secondo un codice deontologico”. E anche la legge 40 sulla procreazione assistita che “e’ una legge assurda che ha rivelato tutti i suoi limiti anche sul fronte del diritto.

Credo che sia giunto il momento di fare saltare paraocchi ideologici che hanno costretto migliaia di famiglia ad andare all’estero e spendere soldi. Non si puo’ pensare che una legge dello Stato che vale per tutti si traduca in imperativo morale che vale solo per qualcuno. Da una parte si puo’ contare sulla via giudiziaria che ha in parte cancellati alcuni dei divieti posti dalla legge. Sul piano politico sarebbe importante riprendere in mano il testo di legge e correggerlo recependo le indicazioni della Corte Costituzionale. Penso che non succedera’ nei prossimi mesi, ma va fatto”.

IL PDL: NO PASARAN – La risposta del PdL è un fuoco di fila. ”Quando siamo stati eletti abbiamo preso degli impegni precisi nei confronti degli elettori e fino alla fine della legislatura dovremo impegnarci a rispettarli fino in fondo, come fossero una Bibbia. Per questo contrasteremo con forza ogni iniziativa di impronta laicista che vada a colpire la famiglia naturale o la vita che va difesa strenuamente dal concepimento fino alla morte naturale”, afferma Antonio Mazzocchi, presidente dei Cristiano Riformisti e deputato del Pdl.

“Dopo la presa di posizione sulla legge 40 e sulle coppie gay da parte di Benedetto Della Vedova, noi Cristiano Riformisti -aggiunge- siamo ancora piu’ convinti di aver fatto la scelta giusta nello schierarci dalla parte di Silvio Berlusconi a difesa dei valori della tradizione italiana”. “Non ci interessera’ se le proposte verranno da destra o da sinistra, semplicemente non abbiamo intenzione di legiferare in maniera opposta alla volonta’ degli elettori. Non ci interessera’ se questo vorra’ dire creare uno strappo con i nostri alleati, ma ci sono valori da difendere che valgono molto di piu’ di qualsiasi governo”.

Anche Francesco Giro non le manda a dire: “All’amico e collega Della Vedova rispondiamo subito con un doppio no alla riforma della legge 40 e al riconoscimento delle coppie gay. E’ un doppio no che lo stesso Della Vedova si attendeva nel momento in cui avanzava la sua provocatoria proposta”, dice il sottosegretario ai beni e alle attivita’ culturali. “Liberissimo di cercare i voti a sinistra ma non puo’ chiedere i nostri su due punti che non appartengono al patto elettorale del Pdl con gli elettori. Se questo -continua Giro- e’ l’ennesimo pretesto per spaccare la maggioranza uscita dalle urne nel 2008 allora avremo un altro buon motivo per chiedere agli elettori un altro voto in autunno”.

E PURE LA BINETTI PARLA – E, a sorpresa, risuscita anche Paola Binetti: ”Se Fli rilancia nuove norme sulle coppie gay, sul biotestamento e sulla legge 40 rende piu’ difficile l’alleanza parlamentare con l’Udc”, spiega all’Agi deputata dell’Udc. “La mia posizione e’ molto chiara ed e’ chiarissima anche quella dell’Udc, sia sulle coppie gay che sul biotestamento che sulla legge 40″. Per la Binetti, uscita dal Pd propio in disaccordo con le posizioni laiciste del partito, “mettendo al centro questi temi Della Vedova decreta le condizioni di fragilita’ di un’alleanza. Lui ha tutto il diritto di portare avanti queste battaglie, ma noi abbiamo i nostri diritti e questa volta la mia posizione rispecchia pressoche’ l’unanimita’ del gruppo Udc.

Della Vedova si assume la responsanilita’ di rendere piu’ difficile un’intesa”. Paola Binetti fa notare che comunque la posizione del vicecapogruppo non e’ quella di tutto il gruppo Fli: “so che molti condividono le nostre posizioni”. Ma sottolinea che “se Della Vedova intende portare tutto il gruppo sulla sua linea si assume una grande responsabilita’.

Al centro di questa alleanza, quest’area di responsabilita’ che si sta formando, ci sono obiettivi molto importanti, dalla legalita’ al federalismo equo e solidale. Valori importanti su cui ci puo’ essere una convergenza importante e che hanno contraddistinto i finiani negli ultimi mesi rispetto al resto del Pdl. Ma se si assumono come centrali questi temi eticamente sensibili come indicati da Della Vedova, non c’e’ possibilita’ di incontro”.
fonte giornalettismo.com di Alessandro D'Amato (gregor)

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