Suo padre, il principe Urbano Riario Sforza Barberini Colonna di Sciarra, rievoca per lui in questo libro le avvincenti vicende famigliari attraverso quattro secoli di sfide, passioni, trionfi e cadute. Dal primo Maffeo destinato a diventare Papa Urbano VIII, uomo di potere e di cultura, che fece della bellezza una missione, a Cornelia Costanza che nel Settecento fu la promotrice del primo rococò italiano.
Da Maffeo Sciarra, imprenditore, politico e mecenate di fine Ottocento che diede voce, tra gli altri, a Gabriele D'Annunzio e Matilde Serao, fino ai protagonisti del Novecento: il pilota Urbano della regia aeronautica italiana, che nel 1942 precipitò e scomparve in mare; la sorella Stefanella, femminista ante litteram; la giovanissima vedova Nadia, che seppe farsi carico della gestione dei beni di famiglia.
Una dinastia che è uno scrigno di appassionanti scoperte, in cui si alternano palazzi sfarzosi, nobili dissipatori, donne imperiose e bellissime, contese secolari, terribili tragedie. Infine, l'ultimo Urbano, attore cinematografico e teatrale di grande spessore, impegnato da anni in una coraggiosa battaglia per la tutela dell'ambiente e la cura dell'arte, che in queste pagine affida al figlio e a tutti noi l'essenza di un valore eterno: «Ti auguro di imparare e di restituire, di ascoltare e riferire, di apprezzare la parola e il silenzio, la lentezza e la parsimonia, e, soprattutto, di cercare la bellezza».
Urbano Barberini (all'anagrafe Urbano Riario Sforza Barberini Colonna di Sciarra) è un attore di teatro, cinema e tv italiano. Ha scritto un libro, La bellezza nel destino (Sperling & Kupfer) per suo figlio Maffeo, di 6 anni in cui gli racconta la storia secolare di una delle famiglie più importanti d’Italia, che ha dato i natali a entrambi.
Nel 1997 ha debuttato a teatro con un monologo che ha segnato l’incontro con Franca Valeri e l’inizio di un sodalizio artistico durato vent’anni. È molto attivo nella salvaguardia del patrimonio dei beni culturali e impegnato nella tutela del territorio, in sinergia con la sua attività di imprenditore agricolo, con l’Associazione Ponte Lupo – Il Gigante dell’Acqua, con lo scopo di realizzare un modello di sviluppo turistico e culturale sostenibile. È stato assessore alla Cultura e al turismo del comune di Tivoli ed è tra i fondatori di Artisti 7607. È Balì di Gran Croce del Baliaggio di San Sebastiano della famiglia Barberini nello SMOM, fondato nel 1633 dal suo antenato Papa Urbano VIII.
fonte: www.lafeltrinelli.it
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