La polemica scatenata da una foto postata su Twitter dal protagonista Nicolas Vaporidis sembra essere senza fine.
L'accusa è quella di ridicolizzare l'immagine del mondo gay, dandone un'impressione totalmente stereotipata e sbagliata.
Le riprese non sono ancora finite ma già da qualche tempo imperversa una dura polemica contro la commedia “Outing – fidanzati per sbaglio”. La pellicola, opera seconda di Matteo Vicino, è stata accusata di essere un concentrato di stereotipi negativi riguardanti il mondo gay e le coppie di fatto, a cominciare dal titolo e dal plot inconsistenti e “offensivi”.
A completare il tutto, ci si è messo anche il protagonista maschile, Nicolas Vaporidis, che qualche giorno fa ha postato su Twitter una sua foto in cui indossava un outfit esagerato e quasi comico, tendente a “ridicolizzare” gli omosessuali in generale, dandone un’impressione limitata e sbagliata.
Vaporidis ha tenuto a precisare che le accuse mosse contro di lui e la produzione non trovano alcun fondamento. E’ vero che l’intenzione del regista è quella di non essere “politically correct”, ma Vicino non vuole ridicolizzare o essere frainteso in alcun modo. La pellicola parla di diversità ma il tono della narrazione è assolutamente comico, anche se non superficiale.
SI trattano temi importanti, come le difficoltà dei giovani per inserirsi nel mondo del lavoro, le raccomandazioni, i pregiudizi, senza mai offendere nessuno. Al centro del film ci sono due amici trentenni, Federico e Riccardo (Nicolas Vaporidis e Andrea Bosca) che, come molti giovani di oggi, fanno mille lavori per sopperire alle spese quotidiane.
Il loro sogno è quello di aprire un atelier di moda e la svolta sembra arrivare quando la Regione Puglia istituisce un bando per finanziare un’attività imprenditoriale proprio nel campo della moda. C’è però un ostacolo: il finanziamento è riservato alle coppie di fatto. I due amici dovranno quindi fingersi omosessuali per ottenerlo.
Il resto del cast è composto da: Claudia Potenza (Lucia, fidanzata di Riccardo), Giulia Michelini (Carlotta, giornalista ribelle), Camilla Ferranti (Maria Luisa, caporedattrice raccomandata) e Massimo Ghini (Roberto Mancini, direttore di un quotidiano, omosessuale non dichiarato).
Il budget per realizzare la pellicola è stato di circa due milioni di euro, senza sovvenzioni pubbliche e l’uscita è prevista per il prossimo inverno o l’inizio del 2013 a cura della Ai Entertainment.
Non vogliamo ancora esprimerci sulle intenzioni positive o negative del messaggio contenuto nel film, ma sappiamo sicuramente che tutta questa polemica finirà solo per portare moltissime persone al cinema, e tra marketing e moralismo, vincerà il primo.
fonte http://cinema.fanpage.it/
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