martedì 15 maggio 2012

Lgbt: Paola Concia e Barbara Pollastrini: "Il Pd abbia il coraggio di Obama"

In due dichiarazioni separate le due deputate rivolgono un appello al loro partito.

Concia: "Manca il coraggio di Obama". Pollastrini: "Coppie gay siano punto fermo del programma del Pd".



"Il numero di persone a favore delle unioni omosessuali è in costante crescita, anche se qualche anno fa non c'era una maggioranza.
Il punto è che il concetto di famiglia è cambiato nel corso degli anni e, in Italia, c'è una parte politica che dovrebbe essere coraggiosa come Obama, mentre lo è molto poco, a fronte di un'altra parte politica aggressiva e violenta, che rischia di alimentare l'omofobia".

Così la parlamentare del Pd Paola Concia ha commentato in un'intervista a Clandestinoweb.com i dati del sondaggio di Datamonitor, secondo cui il 53,4 per cento degli italiani è a favore dei matrimoni omosessuali.
La parlamentare, poi, ha anche commentatoi dati della ricerca a proposito delle adozioni che, però, sono di segno opposto.

"Da 30 anni vengono portati avanti studi sulle coppie omosessuali con figli, specialmente in Germania e Inghilterra. Le ricerche - ha spiegato Concia - rilevano che i bambini, figli di coppie gay, crescono in maniera assolutamente serena e normale. In questo senso, bisogna alimentare la conoscenza per combattere il pregiudizio e l'ignoranza".

E sebbene, com'è noto, non tutto il Pd la pensi come l'onorevole Concia, in appoggio alla deputata, relatrice dela legge contro l'omofobia, arriva la sua collega di partito Barbara Pollastrini ed ex ministra per le Pari Opportunità che si associa alla richiesta di coraggio.

"Un modo di governare coraggioso si vede da tante cose - ha dichiarato Pollatstrini -. Obama si dichiara favorevole ai matrimoni gay e Hollande lo aveva scritto nel suo programma elettorale". "In commissione giustizia alla Camera, grazie al gruppo del Pd - prosegue Pollastrini - si è aperto il confronto per dare al Paese una legge saggia che riconosca i diritti e i doveri delle coppie di fatto, omosessuali e non. La bussola è quella degli articoli 2, 3 e 29, della Costituzione.

Sappiamo quanto sarà difficile ottenere un risultato in tempi rapidi - prosegue l'ex ministro per le Pari opportunità autrice, con Rosy Bindi, il testo di Legge sui DiCo durante l'ultimo governo Prodi. Tenteranno di usare anche il dramma della crisi sociale per dire che non è ancora il momento.

Mentre è noto che i diritti e i doveri non camminano separatamente: avanzano insieme perché la persona è unica nella sua aspirazione alla dignità nel lavoro, in un progetto di vita affettiva o, se nasce in Italia, nel poter essere riconosciuta cittadina del nostro paese.

"I ritardi imperdonabili sui diritti umani e il conservatorismo di una larga parte delle nostre classi dirigenti è una delle ragioni del blocco della crescita e delle speranze nel nostro paese. Ma c'è una società consapevole che reagisce - prosegue l'esponente del Pd - e vuole avere voce in capitolo. Prepararci al 2013 significa anche mettere in chiaro che il Pd, con un nuovo e largo centrosinistra, saprà mettere nel programma di governo alcuni punti fermi".

Di parere opposto è l'europarlamentare del Pd Silvia Costa che in un'articolo scritto per il quotidiano Europa si è schierata nettamente contro i matrimoni gay e, intervistata da Gay.it, ha parlato di motivazioni "antropologiche".

Ma anche dalle amministrazioni locali arrivano prese di posizione in favore delle coppie gay. Ieri sera a Linea Notte il sindaco di Milano Giuliano Pisapia ha dichiarato che, premettendo che "quella degli Stati Uniti è una cultura diversa, forse più avanzata della nostra in alcuni campi, credo che in Italia bisognerebbe quantomeno avere il coraggio di andare avanti con gradualità e prevedere il riconoscimento giuridico delle coppie di fatto".

Da Genova poi, il candidato del centrosinistra a sindaco della città, Marco Doria, che si prepara al ballottaggio del 20 maggio prossimo ha dichiarato che "come amministrazione comunale potrei istituire il registro delle unioni civili, ed è quello che cercherò di fare".

Apprezzamento per le parole di Pisapia arriva da Arcigay che il prossimo 27 giugno festeggia il ventennale del primo matrimonio gay simbolicamente celebrato da Paolo Hutter.

"Sarebbe bello che Milano, in occasione di una data importante che risale a un'era politica così lontana - dichiara Marco Mori, presidente di Cig Arcigay Milano -, riuscisse ad approvare il Registro delle Unioni civili entro il 27 giugno". Proprio in quei giorni, poi, si svolgerà il Festival MIX di cinema gay lesbico.

"Soddisfatto per le parole di Doria", invece, si è detto il Comitato Provinciale Arcigay Arcilesbica di Genova che sottolinea come "l'istituzione del Registro delle Unioni Civili può dare una svolta significativa alle politiche LGBT a Genova".

Intanto giovedì 17 maggio, alle ore 12, in occasione della Giornata Internazionale contro l'Omofobia, presso la Sala del Mappamondo di Palazzo Montecitorio si terrà la presentazione dell'Indagine Istat redatta su incarico del Dipartimento Pari Opportunità: "La popolazione omosessuale nella società italiana".

Aprirò l'appuntamento il Presidente della Camera dei deputati, Gianfranco Fini, non nuovo ad incontri con le associazioni lgbt né ad organizzare occasioni di confronto sui temi dei diritti civili.

Interverranno Maria Cecilia Guerra, sottosegretario del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, Enrico Giovannini, presidente dell'Istat, Patrizia De Rose, Linda Laura Sabbadini, direttore centrale dell'Istat, Paola Brandolini di Arcilesbica, Antonio Rotelli di Rete Lenford, Regina Satariano del Mit. La presentazione sarà trasmessa in diretta sulla webtv di Montecitorio.
fonte http://www.gay.it/

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