martedì 6 dicembre 2011

Lgbt: European Alternative: “Riconoscere le unioni gay in tutta la Ue” con la partecipazione di Paola Concia

ROMA ”Riconoscete il nostro matrimonio!”
in tutta Europa.

La comunita’ omosessuale di attivisti ‘European Alternatives’ lancia l’appello al Forum transnazionale in corso oggi alla Camera dei Deputati, sottolineando che svolgere l’iniziativa nella sede del Parlamento e’ ”estremamente importante poiche’ l’Italia e’ uno di quei Paesi che continuano a non voler riconoscere tutte le forme di unioni stabili”.

Obiettivo della giornata e’ creare una coalizione di organizzazioni pronte a collaborare e intraprendere azioni coordinate per richiedere il riconoscimento universale delle unioni omosessuali esistenti all’interno di tutto il territorio europeo.

European Alternatives fa notare, in particolare, che l’Unione Europea e’ un territorio aperto in cui i suoi cittadini possono circolare liberamente: molti omosessuali vivono all’estero o intrattengono una relazione stabile con cittadini di quei Paesi che consentono loro di sposarsi o registrarsi, eppure non sono riconosciuti nel proprio Paese d’origine.

Sono dieci infatti gli Stati membri dell’Ue che non garantiscono ai cittadini questi diritti.

”Non si puo’ essere europeisti sui temi economici ma non sui diritti civili”, ha detto Paola Concia (Pd), nota per aver proposto in Parlamento l’equiparazione del matrimonio omosessuale a quello eterosessuale, l’introduzione di un istituto giuridico a parte per le coppie omosessuali equivalente al matrimonio e i PACS.

Concia racconta episodi della sua vita personale, che la vede sposata in Germania con una donna, e denuncia che le problematiche relative ai diritti degli omosessuali ”sono sempre stati lasciati da parte”.
”Io credo ha concluso che si tratti di una necessita”’.

”Vogliamo essere cittadini d’Europa a 360 gradi”.

Paola Concia, deputata Pd e attivista nella lotta per il riconoscimento delle unioni tra omosessuali, ha preso parte al forum transnazionale organizzato oggi a Roma dalla comunita’ European Alternatives, ribadendo con forza il suo impegno.

”Vogliamo creare un fronte comune attraverso il rafforzamento dei network esistenti e una fitta campagna nei Paesi in cui le famiglie omosessuali non sono ancora riconosciute – ha detto a margine del convegno – perche’ l’Europa possa divenire l’istituzione regolatrice di questi diritti”.

Concia, che considera l’Europa la sua seconda nazione, crede sia ”impensabile un’Unione europea in ambito economico prescindendo da un’Unione europea democratica dei diritti civili”.

L’arretratezza della societa’ e’ solo un alibi per l’attivista del Pd: ”La societa’ civile e’ molto piu’ avanti di una politica sorda – ha detto – gli italiani sono assolutamente pronti a riconoscere le unioni omosessuali nei loro diritti e doveri”.
fonte http://www.blitzquotidiano.it/

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