venerdì 28 ottobre 2011

Lgbt: Giro di vite su pedofilia Ue, stop siti web piu' carcere per sesso su minori, 10 anni per induzione prostituzione

(foto Un agente della Polizia di Stato controlla al computer alcuni siti internet)

BRUXELLES Giro di vite della Ue contro la pedofilia e la pedopornografia. La plenaria del Parlamento europeo ha varato praticamente all'unanimita' (541 si', 2 no e 31 astenuti) una norma che impone ai 27 stati membri di punire con il carcere una ventina di tipologie di crimini.

In particolare costringere un bambino a compiere atti sessuali o a prostituirsi dovra' essere punito con almeno 10 anni di prigione.

I produttori di pornografia minorile rischieranno 3 anni ed i siti web dovranno essere cancellati. La direttiva e' stata preparata dall'italiana Roberta Angelilli, eurodeputata Pdl e vicepresidente del Parlamento europeo.

''Permettera' di combattere gli abusi sui minori, lo sfruttamento sessuale dei bambini e la pedopornografia - ha detto - Rappresenta uno strumento legislativo innovatore e un passo avanti per la protezione dei nostri bambini.

Il testo servira' ad assicurare la tolleranza zero per tutti i crimini contro i bambini''.

Oltre all'inasprimento delle pene, la direttiva si preoccupa di definire nuove categorie di reati, come l'adescamento online ed il turismo sessuale, che nei 27 paesi della Ue potra' essere punito dai tribunali nazionali anche quando il reato viene commesso all'estero.

Una particolare aggravante e' prevista quando gli abusi sui minori vengono compiuti da persone che abbiano la fiducia dei bambini, ricoprano una posizione di autorit o esercitino una qualche forma d'influenza su di loro (ad esempio familiari, tutori o insegnanti) o abusino di bambini particolarmente vulnerabili (per dipendenze da alcol o droghe, o per disabilita' fisiche o mentali).

Per quanto riguarda i siti web pedopornografici (dove, secondo le stime, ogni giorno vengono pubblicate 200 nuove immagini), se i server che li ospitano saranno sul suolo dell'Ue le autorita' giudiziarie dovranno disporne la cancellazione delle pagine.

Se invece il server sono fisicamente in paesi esterni alla Ue, le polizie postali dovranno agire per bloccare l'accesso ai siti Gli Stati membri avranno due anni di tempo per adeguare le loro legislazioni.
fonte http://www.ansa.it

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