lunedì 1 febbraio 2010

Candelora Day 2010 e diritti civili


Candelora Day 2010 e diritti civili
APPUNTAMENTI. C’è attesa per la tradizionale tammorrata che cade in una fase difficile per le istanze del popolo Lgbt.

Tra tammorre e pizziche, vino e canti, come ogni anno si rinnova il pellegrinaggio dei fedeli al Santuario di Montevergine (CE) in occasione della Candelora: un culto, quello della Mamma Schiavona , che accomuna sullo stesso cammino contadini ed intellettuali, religiosi e laici ma che è noto, soprattutto, per la forte partecipazione del popolo LGBT. Il legame che intercorre la Madonna Nera di Montevergine e i femminielli ha origini antichissime che risalgono al 1256 quando, secondo la tradizione, due giovani omosessuali sorpresi in atteggiamenti intimi furono condannati a morire assiderati sul monte Partenio e solo grazie ad un intervento divino, manifestatosi tramite l’inaspettato sorgere di un sole luminoso e caldissimo, furono in grado di salvarsi e di continuare a vivere il loro amore.
La presenza allegra e colorata degli omosessuali nelle processioni della Candelora è sempre stata rispettata, o comunque tollerata, dai fedeli in uno spirito di comunione che ha sempre caratterizzato il rito della Juta a Montevergine almeno sino al 2002 quando, con un atto del tutto inedito, l’abate Tarcisio Nazzaro scacciò i femminielli della chiesa urlando: «Vergogna! Vergogna! Le vostre non sono preghiere ma chiassate che la Madonna non gradisce e dunque non può accogliere. E voi siete come i mercanti che affollavano il tempio fino a quando Gesù non li scacciò». La ribalta mediatica dell’episodio fu rilevante: anche i telegiornali nazionali riportarono l’avvenimento e l’opinione pubblica fu infiammata da un forte dibattito che tenne banco per un lungo periodo.
Paradossalmente le istanze del popolo LGBT uscirono rafforzate dall’accaduto e negli anni immediatamente seguenti, tra l’ammirazione generale, la loro presenza numerica nel pellegrinaggio si è ingrandita sino a rendere la Candelora l’evento principale di tutta una serie di manifestazioni a sostegno a difesa dei diritti civili degli omosessuali. La Candelora 2010 si preannuncia, anche a causa delle pretese politiche omofobiche del governo di centrodestra, particolarmente ricca di eventi e di significati: alla presenza di numerosi esponenti politici e dell’associazionismo, non solo di genere, il mondo omosessuale si riunirà per la tradizionale tammorrata celebrativa sotto lo slogan “Libero Amore in Libero Stato” cercando, con classici strumenti del colore e della simpatia, di superare l’opposizionismo della politica nostrana, non solo di destra, alle loro rivendicazioni in tema di diritti civili.
E’ la prima Candelora ad essere celebrata dopo l’affossamento, da parte del Parlamento Italiano, della proposta di inserire l’aggravante della discriminazione per l’orientamento sessuale nel codice penale. Ed è la prima Candelora ad essere celebrata dopo che ben sei paesi comunitari (ultimo venuto il Portogallo) hanno legalizzato i matrimoni omosessuali nei loro ordinamenti. Segnali che parlano di un’Europa che cammina lungo strade differenti. Segnali che indicano come l’Italia, ancora una volta, si sia incamminata lungo la via.
fonte: immagine transgenere,articolo: terranews

Nessun commento:

Posta un commento