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martedì 12 gennaio 2010
Nicki Vendola finanzia il locale gay
martedì 12 gennaio 2010
E Nicki Vendola finanzia il locale gay
La regione Puglia stacca un assegno per un caffé letterario. La fondatrice: il presidente poteva fare di più
Il primo governatore dichiaratamente omosessuale d'Italia e nessun locale gay o glbt che dir si voglia nella città capoluogo. È il paradosso di Bari e della Puglia dove, da quando è diventato presidente della Regione Nichi Vendola, dopo gli entusiasmi e l'orgoglio iniziale è diventata una città meno aperta verso i gay di come era prima. Tanto che ultimamente il portale gay.it ha scelto come politico testimonial un etero come Sergio Chiamparino piuttosto che l'omosessuale dichiarato con più potere in Italia. Tutto questo volge a favore di Vendola che non ha sfruttato l'importante carica ricoperta per favorire il «suo» mondo ma da questo punto di vista ha rispettato il più possibile l'istituzione che guida. Una lacuna, la mancanza di un locale gay, rimasta fino alla fine del 2009. L'onta, nella città simbolo di Vendola andava lavata in fretta. Prima che la legislatura regionale si concludesse. E visto che da sole non sono sorte come funghi iniziative culturali gay, ci ha pensato la stessa Regione a finanziarne almeno una. «I gay e tutto il mondo glbt (gay, lesbo, bisex e trans, ndr) fino ad ora in città hanno avuto solo luoghi di ritrovo ludici, mai dove riflettere e fare cultura» ha spiegato Ketty Diana che proprio nell'ultima settimana del 2009 insieme con il suo gruppo di amici Cime di Queer, ha aperto a Bari vecchia «Glamorama», il primo caffè letterario contro l'omofobia. Un locale che sembra pensato proprio sull'idea di omosessualità colta, letterata, a volte cattolica e quasi mai gridata che ha sempre espresso Nichi Vendola. Un piccolo locale in un basso nel dedalo di vicoli del borgo antico barese, a pochi passi dalla chiesa di San Nicola. E al suo interno, poltrone, tanti libri e muri foderati di foto e manifesti gay, dove brilla la scritta No Vat, simbolo della campagna contro il Vaticano; uno spazio per esibizioni canore e discussioni. E un blog dedicato. Sembra proprio un locale a immagine e somiglianza dei desiderata di Nichi Vendola, che però non si è fatto ancora vedere da quelle parti. Intanto, però si è fatta viva la regione con un bell'assegno che ne ha permesso l'apertura. Esattamente un anno fa infatti l'ente di Vendola aveva lanciato l'iniziativa «Principi attivi» che prevedeva un finanziamento di 25 mila euro per iniziative imprenditoriali giovanili. E pochi mesi fa con la pubblicazione della classifica sono stati sbloccati i fondi per i vincitori compreso il «Glamorama» che ha potuto finalmente aprire. Alla fondatrice Ketty Diana però, non basta ancora. E pensa che quella del presidente gay sia stata un'occasione mancata. O per lo meno da intensificare, magari con una seconda legislatura. «Ovviamente il presidente della regione è gay, ma questo non cambia le cose. C'è stato troppo poco. La Puglia ha fatto meglio di altre regioni ma non condividiamo il presidente per le politiche sul lavoro e sugli immigrati. Bisogna fare sicuramente di più se vogliamo il cambiamento della società».
Pubblicato da notiziegay.it
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