venerdì 8 febbraio 2013

Lgbt: "Matrimonio, il tempo è scaduto", la nuova campagna Arcigay a favore delle nozze omosessuali, e la possibilità di cambiare nome nella carta di identità alle persone transessuali senza ricorrere all'intervento chirurgico

Da domani mattina gli italiani che camminano svelti verso l'ufficio potranno vedere, accanto ai normali manifesti elettorali, poster con l'immagine di coppie omosessuali felici nel giorno del matrimonio e con l'anello nuziale al dito.

E uno slogan: “L'amore non fa differenze, il tuo voto sì”.

Con la campagna “Matrimonio, il tempo è scaduto” l'Arcigay inviterà dunque a votare soltanto quei partiti o quei politici che davvero sono impegnati nell'ottenimento delle nozze gay, scartando le forze politiche che negli anni hanno saputo soltanto promettere senza poi arrivare a legiferare sulle questioni che la comunità omosessuale, e non solo, ritiene urgenti: l'iter parlamentare della legge sull'omofobia e il dibattito pubblico sull'adozione per le coppie dello stesso sesso sono un esempio lampante.
Ed è proprio sull'inserimento dell'aggravante omofoba nel codice penale che viene dedicato uno dei poster della campagna: un cadavere con il cartellino all'alluce “gay”, per ricordare le vittime dell'odio contro omosessuali e transessuali.

Il senso della campagna è chiaro: i recenti primi passi del Parlamento inglese e francese verso le nozze gay, cronaca di questi giorni, mettono in chiara luce le gravissime lacune italiane in materia e rendono ancora più bruciante la certezza di vivere in un Paese arretrato. E allora è arrivato il momento di orientare il proprio voto in maniera proficua, per non perdere tempo ulteriore.

Quattro sono le richieste non più rinviabili formulate dall'Arcigay e che sono consultabili a partire da questa sera sul sito www.temposcaduto.com
matrimonio civile per tutti, legge sull'omofobia, revisione della legge 40 per consentire anche la fecondazione eterologa e la possibilità di cambiare nome genere sessuale nella carta di identità alle persone transessuali e transgender senza la necessità di ricorrere all'intervento chirurgico.

Nel sito saranno monitorati i candidati che saranno chiamati a esprimersi su questi cambiamenti legislativi, in modo da fornire agli elettori un quadro chiaro su coloro che andranno a votare.

“In queste elezioni politiche 2013 non firmeremo alcuna cambiale in bianco ai partiti”, promette il presidente dell'Arcigay Flavio Romani: “Le proposte che stiamo ricevendo da tutti i partiti, Pd e Pdl in primis, sono imbarazzanti quanto a timidezza se collocate nel percorso europeo di raggiungimento di totale uguaglianza che stiamo vivendo”.

Nella pagina dedicata ai programmi, infatti, è possibile mettere a confronto le promesse delle forze politiche impegnate nella campagna elettorale: il partito di Pierluigi Bersani pensa ad un generico “riconoscimento giuridico delle coppie omosessuali” e ad una “legge contro l'omofobia”.

Rivoluzione Civile di Antonio Ingroia aderisce al vago “contrasto all'omofobia e riconoscimento dei diritti civili degli individui delle coppie”, mentre Sinistra ecologia e libertà è l'unica formazione che dedica spazio a tutte le rivendicazioni lgbtq. Il Movimento 5 Stelle non menziona la questione nel programma nonostante Beppe Grillo durante un comizio abbia espresso parere favorevole alle nozze gay.

Nella Lista Civica di Monti manca totalmente il paragrafo sui diritti civili, così come nel Pdl e nella Lega. I leader dei tre partiti hanno chiarito durante la campagna che il matrimonio è quello “tra un uomo e una donna”.
fonte http://www.huffingtonpost.it Laura Eduati

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