sabato 27 ottobre 2012

Lgbt: A Desenzano del Garda «Anche coppie di fatto e gay riposino insieme per l'eternità»

Un emendamento in Consiglio comunale apre il dibattito sullo spinoso tema delle unioni civili.

«Servono nuove regole per i cimiteri sulle sepolture di chi non è sposato»
La proposta arriva dalla Lega Nord, L'assessore Pd: «Idea interessante»

Se non si è sposati o se non si è parenti, il desiderio di restare uniti anche dopo la morte, insieme nella stessa tomba, non è consentito dal regolamento cimiteriale. Anche in caso di cremazione, una pratica sempre più diffusa, è vietato porre le urne con le ceneri nello stesso loculo: ci vuole il pezzo di carta, o il vincolo ufficiale di parentela.

MA CHE COS'È un pezzo di carta di fronte all'amore? Di fronte all'eternità?
È una domanda attuale, soprattutto per le tante «coppie di fatto», o per i tanti conviventi omossessuali che non vedono riconosciuta la loro unione.

Ecco allora una proposta al Consiglio comunale affinchè questi cittadini, almeno da morti, siano riconosciuti come coppie e possano restare insieme.
Per sempre. Per fare questo serve un emendamento al regolamento cimiteriale, necessario per ogni modifica, che arriva dal consigliere comunale della Lega Nord, Rino Polloni.

Ieri ha presentato una proposta che vorrebbe allargare il ricongiungimento cimiteriale alle coppie di fatto; una proposta che guarda alle persone che convivono e agli omosessuali, coppie durante la vita, ma per ora impossibilitati ad esserlo nella tumulazione.

Una possibilità che viene invece contemplata per le persone sposate e per i parenti di primo grado e anche per gli affini.

«Mi sembra una cosa normale nel 2012 - dice Polloni -: se due persone si amano e vivono insieme, che siano coppie di fatto o anche gay, non capisco per quale motivo non debbano essere ricongiunte anche da morte. Sarebbe una modifica delle regole al passo con i tempi.

È innegabile che due persone possano essere vissute insieme anche senza mai sposarsi. Mi pare più che opportuno concedere al convivente la possibilità di ricongiungimento post mortem con la persona amata».

MA IN CONCRETO?
«Basta cambiare poche parole alla norma sull'inserimento di ceneri e resti in sepolture già occupate - spiega Rino Polloni -. Dove si parla di "parenti o affini", basta aggiungere "o di persone anagraficamente conviventi". Conviventi: niente di più».

L'emendamento sarà discusso prossimamente a Palazzo Bagatta.
Intanto, per l'amministrazione comunale, l'assessore Maurizio Maffi non chiude nessuna porta: «Non l'ho ancora valutata nel merito, ma non mi sembra un'idea inaccettabile. È interessante e la valuteremo, ma non mi pare ci siano particolari controindicazioni».

Nei prossimi giorni l'emendamento finirà sul tavolo della discussione: pur facendo ricorso a tutti gli scongiuri possibili, a Desenzano saranno decine le coppie di fatto che potranno essere interessate alla modifica del regolamento.
fonte http://www.bresciaoggi.it di Daniele Bonetti

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