martedì 10 aprile 2012

Lgbt: Lesbiche, gay, bisex, trans, queer: amarsi per superare la disinformazione

Noi gay, lesbiche, bisessuali, transgender e queer, nonostante i vari passi verso l’uguaglianza, viviamo in una cultura eterosessuale che spesso è intrisa di pregiudizi nei nostri confronti.

Una cultura che ci ricorda a piè sospinto che essere eterosessuale è meglio: dalle canzoni d’amore che ascoltiamo in radio, alle immagini della famiglia che vediamo in fiction e spot, alle storie di cronaca di cui ci informano i mess media.

Anche se non siamo più invisibili (come qualcuno vorrebbe che fossimo) dobbiamo continuare a lavorare per trovare informazioni e modelli che possano essere di supporto per la loro relazione di amore.

Molte coppie lgbtq si amano apertamente nonostante il rifiuto delle proprie famiglie d’origine e contesti socio-culturali non proprio idilliaci; altre, invece, non possono dire pubblicamente il loro amore per paura di perdere il lavoro o di rovinarsi la carriera.

Questa situazione porta alla nascita e al consolidamento di falsi stereotipi sulle relazioni gay e lesbiche all’interno della nostra società.
Per esempio:

* le relazioni gay e lesbiche sono artefatte e non “vere” relazioni
* gay e lesbiche hanno relazioni psicologicamente immature
* le relazioni gay e lesbiche sono meno impegnative di quelle eterosessuali
* le relazioni gay e lesbiche sono a breve termine e raramente durano a lungo
* le relazioni gay e lesbiche sono un ambiente malsano per far crescere i figli.

Il fatto è che anche molte persone gay, lesbiche, bisessuali, transgender e queer credono a questi stereotipi e finiscono per adattarsi a un sentire comune che è profondamente falso.

Lo psicologo John Gottman, docente emerito presso l’Università di Washington, studia le coppie da oltre quarant’anni: è autore di oltre centonovanta articoli sul tema e autore o co-autore di una quarantina di libri sull’argomento.

Racconta Jeff Lutes, blogger americano, che un giorno, durante un pranzo con Gottman, gli ha posto alcune domande sulle sue ricerche, e, in particolare, sulle coppie dello stesso sesso.
La risposta di Gottman, che è eterosessuale e felicemente sposato, è stata illuminante:

Le relazioni gay e lesbiche sono all’avanguardia rispetto a quelle eterosessuali. Credo proprio che le coppie etero abbiano molto da imparare dalle coppie gay.

Qualche tempo dopo Gottman ha parlato alla stampa con toni simili:

Ritengo che tra duecento anni le relazioni eterosessuali saranno al punto in cui sono le relazioni gay e lesbiche oggi. Le coppie gay e lesbiche, infatti, sono molto più mature e attente nel cercare di migliorare la propria relazione e nell’avere una maggiore consapevolezza del loro rapporto rispetto alle coppie etero.

Ricordiamo che John Gottman è ritenuto un luminare nel campo dei rapporti di coppia.

Per rendere consapevoli noi stessi e agire per primi per superare la disinformazione che riguarda il mondo gay il blogger Jeff Lutes consiglia di scrivere su un foglio il seguente mantra e attaccarlo allo specchio del bagno per poi leggerlo ad alta voce ogni mattina, per una settimana:

La mia sessualità e la mia relazione sono dei doni bellissimi e hanno enormi capacità di arricchire la vita degli altri all’interno della mia comunità. Prendo l’impegno di amare me e [nome del partner] in un modo che sia positivo, portatore di vita e salvifico.

Troppo new age o psicologizzante? Forse.
Ma se non cominciamo ad amare noi stessi per primi, sarà alquanto difficile che gli altri ci amino.
fonte http://www.queerblog.it da Robo

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