Domenica rinviata la fiaccolata di solidarietà al sacerdote
La pioggia ha fermato la fiaccolata di ieri sera, ma non ha spento la protesta di Perego, il paese nella Brianza lecchese, in subbuglio dopo che la Curia di Milano ha cacciato il parroco don Mario Bonfanti, 42 anni, per le sue prese di posizione fuori dal magistero della Chiesa su omosessualità, coppie di fatto e sacramenti ai separati e divorziati.
«La gente contesta soprattutto i modi usati dalla gerarchia ecclesiale.
Questo sacerdote non meritava di essere allontanato nel giro di quarantott'ore senza fornire una spiegazione più convincente che la convenzione che gli permetteva di stare fra noi era scaduta» dice il sindaco Paola Panzeri, eletta in una lista civica vicina al centrosinistra, anche lei fra i mille firmatari di una petizione pro don Mario.
E se il maltempo non l'avesse fatta rinviare al prossimo 31 marzo, il primo cittadino avrebbe sfilato per esprimere solidarietà e vicinanza al prete.
Don Mario Bonfanti, che è un sacerdote della diocesi di Ales Terralba (Sardegna), era alla guida della comunità lecchese dal primo ottobre 2007 grazie a una convenzione siglata fra la diocesi sarda e la Curia di Milano, un accordo che ogni anno veniva tacitamente rinnovato.
Fino all'esonero del primo marzo scorso, quando è stato sostituito dal nuovo parroco don Luca Pozzi: «So che la comunità vive un momento di prova e capisco perfettamente la situazione tesa che si è instaurata nelle ultime settimane.
Spero con il mio servizio di riuscire a dare una mano per stemperare gli animi». «Don Mario con i suoi orizzonti più larghi - spiegano i parrocchiani - aveva riavvicinato alla messa, all'oratorio, alla vita della parrocchia tanti giovani, tanti papà e mamme separati.
Ma questa sua capacità di confrontarsi alla Curia non andava giù».
fonte http://milano.corriere.it di Paolo Marelli
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