martedì 13 dicembre 2011

Lgbt Pennsylvania: Se usare il bagno diventa un diritto

Un comune della fa passare un’ordinanza per prevenire la discriminazione sulla base dell’orientamento sessuale

La decisione di un comune della Pennsylvania di far passare un’ordinanza per prevenire la discriminazione sulla base dell’orientamento sessuale è stata accolta come una vittoria per la comunità che raccoglie lesbiche, i gay, i bisessuali e i transgender (LGBT) della zona, ma alcuni cittadini hanno espresso preoccupazione.

L’ORDINANZA
Come racconta l’Huffington Post, la città di Susquehanna ha votato la scorsa settimana, approvando un’ordinanza riguardo al libero utilizzo dei servizi igienici da parte dei transgender.

Il comune è quindi diventato la 26esima municipalità del Pennsylvania a difendere i diritti LGBT. L’ordinanza risulta particolarmente importante anche perché protegge i residenti dalla discriminazione nel trovare casa o lavoro, basata sull’orientamento sessuale.

Fred Engle, commissario dell’amministrazione di Susquehanna, ha spiegato: “Nel caso in cui ci trovassimo di fronte alla discriminazione di una persona, ora abbiamo un meccanismo in atto per affrontare il problema”.

Legge dello Stato vieta le discriminazioni basate su razza, colore, religione, sesso e disabilità, ma la proposta di estendere il divieto di discriminazione sulla base dell’orientamento sessuale, dell’identità di genere e delle informazioni genetiche è rimasta in stallo a lungo nella legislatura.

LE PROTESTE
Tuttavia, alcuni residenti si oppongono al divieto dell’ordinanza sulle discriminazioni nei bagni pubblici, che permette ai transessuali (sia uomini che donne) di utilizzare servizi igienici maschili e femminili.

Debbie Hawkins Gray, residente nella zona, spiega: “Il mio problema non è nei confronti dei veri transgender … [ma] nei confronti degli uomini là fuori che sfruttano questa possibilità a loro vantaggio.

Chi può dire che un ragazzo non indossi vestiti femminili al solo scopo di entrare nel bagno delle donne per soddisfare una perversione personale?
fonte http://www.giornalettismo.com di Claudia Santini

Nessun commento:

Posta un commento