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lunedì 12 dicembre 2011
Lgbt Sudafrica: “Ti faccio vedere che significa avere un uomo” non si contano le violenze nei confronti di lesbiche e omosessuali
In Sudafrica non si contano le violenze nei confronti di lesbiche e omosessuali, nonostante la loro libertà sia tutelata dalla Costituzione
In Sudafrica lesbiche, gay e transgender subiscono ormai senza sosta ogni sorta di discriminazioni, violenza e odio. A patire la situazione specialmente le donne che non si comportano secondo i canoni sociali del Paese. A riferirlo è, in un rapporto apposito, Human Right Watch.
LA REALTA'
“Le donne possono essere buttate fuori di casa, ridicolizzate, abusate a scuola, molestate, insultate e picchiate per la strada. Inoltre succede in chiesa, al lavoro, e possono anche essere minacciate da vicini e sconosciuti”. Queste le parole raggelanti del rapporto, pubblicato lo scorso lunedì. “Gli abusi possono essere verbali, fisici, sessuali e possono concludersi anche con un omicidio”.
LA STORIA DI BOIPELO
Il rapporto racconta poi della storia di una donna, allevata dalla nonna e molestata dal cugino: la sua famiglia la accusava di comportarsi un po’ troppo da uomo, sopratutto quando rifiutava di svolgere dei lavori che prorio il suo carnefice le obbligava a compiere. Lo stesso che mentre era con le sue sorelle più giovani sola in casa, l’ha violentata ripetutamente. E quando al ritorno della madre e della nonna la giovane ha raccontato il tutto, anziché coinvolgere la polizia, la cosa è stata risolta all’interno della famiglia. Particolare agghiacciante: la madre della giovane sapeva che il cugino era affetto da HIV, ma non l’ha mai detto alla ragazza. Come risultato, oggi anche lei ha l’HIV.
TI FACCIO VEDERE CHE SIGNIFICA ESSERE DONNA
Non è stato però l’unico momento. la ragazza è stata picchiata e violentata dal suo allenatore di calcio, che voleva “convertirla” a “normali” intenzioni sessuali per poi sposarla. Proprio in questa occasione è rimasta incinta. Alcuni anni più tardi, un pastore locale che voleva mostrarle “cosa vuol dire avere al fianco un uomo”, ha cercato di sedurla. “Ha detto che stava per farmi vedere che non sono un uomo, ma una donna -ha dichiarato la povera ragazza – e dopo mi ha violentato”.
LA REALTA’ AFRICANA
Il rapporto viene pubblicato dopo una serie di omicidi di lesbiche nelle township sudafricane, ma denuncia anche un modello di omofobia molto presente in Africa, continente in cui gay e lesbiche sono spesso incarcerati, picchiati o uccisi. Il Parlamento dell’Uganda aveva pensato addirittura di istituire la pena di morte salvo fare marcia indietro, mentre il Senato nigeriano ha messo al bando il matrimonio omosessuale. Molti leader del continente hanno definito l’omosessualità non africana, proprio come i leader ecclesiastici l’hanno definita non cristiana.
LE TUTELE NON RISPETTATE
A differenza di quanto succede in altri paesi del continente, la Costituzione Sudafricana si distingue per le garanzie d’uguaglianza per tutti i cittadini, con tanto di riconoscimento legale per il matrimonio omosessuale. Da un lato quindi ci sono le garanzie, ma dal’altro la violenza sta crescendo contro gay, lesbiche e trans. “Negli ultimi dieci anni gli attivisti sudafricani hanno registrato e analizzato decine di episodi di violenza sessuale e fisica contro lesbiche e transgender, sfociati spesso nello stupro e nell’omicidio”, dice il rapporto. “Per coloro che sono socialmente ed economicamente vulnerabili, il quadro è spesso triste. La mancanza di accesso ad alloggi sicuri e mezzi di trasporto aumenta la vulnerabilità dei soggetti in questione”.
ISOLATI DA TUTTO
“Molti dei 121 intervistati hanno detto che la rigidità delle norme sociali e culturali sui rispettivi comportamenti, maschile e femminile, causano in loro paura e la sensazione di doversi difendere da soli. A volte non riescono neanche a concludere la scuola o trovare e mantenere un lavoro, con il rischio continuo di essere esposti al ridicolo sia in casa, sia in luoghi pubblici. Spesso la polizia respinge le persone che vorrebbero denunciare violenze e stupri. “Ormai esiste un forte divario tra gli ideali costituzionali e gli atteggiamenti della gente verso queste persone”, conclude il rapporto, “e le garanzie costituzionali sono ancora più indebolite dallo Stato, incapace di farle rispettare”.
fonte http://www.giornalettismo.com scritto da Maghdi Abo Abia
Labels:
diritti umani,
discriminazioni lgbt,
violenza
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