mercoledì 9 marzo 2011

Lgbt New york, Lady Gaga: il suo nuovo ristorante "chiuso per topi" ma intanto lei difende i gay


NEW YORK - Lady Gaga, vero nome Stefani Germanotta, la sexydiva più famosa al mondo, aveva regalato alla mamma Cynthia e al papà Joseph Germanotta il ristorante Vince & Eddie, un posticino intimo e accogliente nel cuore dell'Upper West Side segnalato anche nella più prestigiosa guida dei ristoranti di New York, Zagat.

Numerosi i clienti del locale soprattutto tra i frequentatori del quartiere: dai giornalisti della tv Abc, agli appassionati di musica.
Ristorante talmente famoso da finire perfino in una puntata del noto telefilm Sex & The City.

Ma il sogno della cantante-diva pare essersi infranto a causa del basso tracciato dato dagli ispettori sanitari del sindaco Mike Bloomberg.

Durante l'ispezione, infatti si sono rifiutati di dare al locale la fatidica "A" (il simbolo riservato ai locali più puliti e sani) al ristorante, riscontrando invece gravi problemi igenici rilevando anche la presenza di topi.

Risultato: il ristorante che da 22 anni fa parte del West Side, da un paio di giorni è chiuso e all'ingresso e stato affisso un bel "Grade Pending": l'indicazione che è ancora sotto esame, nell'attesa della verifica che i proprietari possono richiedere al comune.

Anche il numero telefonico è ormai disattivato.
E il sito per le prenotazioni web OpenTable dà il ristorante offline.

Ma la pop star fa parlare di se' anche per il suo impegno in favore della lotta contro la discriminazione dei gay.

Infatti quando i grandi magazzini Target hanno proposto al Lady Gaga la distribuzione esclusiva del nuovo album Born this way, prima di firmare il contratto, la cantante aveva chiesto espressamente ai vertici dell'azienda di impegnarsi pubblicamente sostenendo la causa dei gay e di non finanziare più campagne politiche discriminatorie.

L'azienda le aveva promesso maggiore attenzione nei confronti degli omosessuali. Ma dopo che la catena, durante le scorse elezioni negli Stati Uniti, era stata criticata dalle associazioni LGBT (che avevano anche invitato al boicottaggio) per una donazione a un candidato repubblicano da sempre contrario alle unioni omosessuali, la cantante ha fatto marcia indietro di annullare l'accordo.
fonte clandestinoweb.com

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