Ospite di Antonello Piroso a Blogo in diretta, l’onorevole Paola Concia ha parlato di molti aspetti della vita politica italiana, del suo futuro politico e della situazione dei diritti in Italia.
L’intervista inizia citando la presunta apertura di Silvio Berlusconi alle coppie gay e della polemica che ne è scaturita sui giornali, a partire da Avvenire.
A proposito delle voci che vorrebbero Paola Concia epurata dal PD per volere di Rosy Bindi, l’onorevole afferma:
"Non lo so e non ci voglio credere. Che siamo due personalità forte, con delle idee in qualche modo diverse è un dato di fatto. Abbiamo lavorato insieme nella commissione diritti. Non voglio né posso credere che ci sia un veto di Rosy Bindi nei miei confronti."
Antonello Piroso ricorda la querelle di luglio scorso tra Rosy Bindi e Paola Concia sui matrimoni gay, con la Bindi che sosteneva che la Costituzione non permette i matrimoni gay, mentre Concia afferma che non sarebbero assolutamente incostituzionali. Vi rinfreschiamo la memoria con il video dell’animata discussione tra Concia e Bindi.
Paola Concia ritorna sul fatto che lei e Ricarda siano sposate in Germania. Ricordiamo che la Germania non ha il matrimonio tra persone dello stesso sesso. Paola Concia sostiene che la funzionaria tedesca che ha celebrato la cerimonia abbia sostenuto che le due donne si siano sposate.
La realtà dei fatti è diversa, checché ne dica la Concia.
Dopo aver sottolineato che la maggioranza degli italiani non è contraria alle coppie gay, Paola Concia ricorda la bagarre successa all’assemblea nazionale del PD e difende l’idea di Pierluigi Bersani sulle unioni civili “alla tedesca”.
Purtroppo spiace notare, e lo abbiamo sottolineato più volte, come Paola Concia voglia far vedere le unioni civili tedesche come il top: si tratta di unioni civili ghetto, lo ribadiamo, perché riconoscono sì alcuni diritti alle coppie gay ma di fatto sono esclusivo appannaggio di una parte della società.
A tal proposito, riportiamo le parole di Flavio Romani, presidente nazionale Arcigay:
"Non abbiamo nessun bisogno di importare e trapiantare una legge come quella tedesca, modellata su misura sul welfare e sull’ordinamento tedesco. La Germania si sta muovendo per l’approvazione del matrimonio per garantire a gay e lesbiche uguaglianza totale nei diritti e doveri, così come la Gran Bretagna e la Francia e noi che facciamo? Andiamo avanti tirando il freno a mano?"
Paola Concia parla anche della sua esclusione dalle primarie e fa riferimento all’articolo di Mario Pirani dal titolo All’onorevole omosessuale non si risponde al telefono, però afferma che potrebbe essere nel listino di Pier Luigi Bersani.
E nel caso in cui non entrasse in questo listino?
"Io non sono omosessuale di professione.
Sono manager sportiva e tornerò a fare quello che facevo prima. Sono tra quelle che pensano che non si può stare molti anni nel Parlamento."
fonte http://www.queerblog.it da Roberto Russo
A seguire il video completo dell’intervista.
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