Martina Castellana mostra orgogliosa la sua nuova carta d'identità
La battaglia vinta da Martina Castellana, presidente della commissione Pari opportunità della Provincia
SALERNO
Si chiama Martina Castellana ed è nata tre volte. In origine era Michele, un ragazzo dalle spalle larghe, alto un metro e novanta.
Poi è diventata Micha dal corpo androgino. Adesso è Martina: una bionda che cammina perfettamente sui tacchi a spillo.
E, da due giorni, lo è anche all'anagrafe. Martina Castellana, presidente della commissione Pari Opportunità della Provincia di Salerno, è la prima transgender italiana non operata che abbia ottenuto la rettifica dei dati anagrafici.
Dopo venti anni trascorsi a prendere ormoni, a cambiare voce e sembianze e ad entrare in politica come la prima trans candidata del Pdl sia alle elezioni provinciali che comunali di Salerno.
«Virtualmente sono nata il giorno dell'anniversario della caduta delle Torri gemelle - scherza Martina -. Dal Ground Zero è nata Martina». Il parere favorevole del Ministero dell'Interno è stato trasmesso alla Prefettura di Salerno l'11 settembre scorso.
LA NUOVA CARTA D'IDENTITÀ
Ma solo due giorni fa, Martina Castellana è andata a ritirare la sua nuova carta d'identità all'ufficio anagrafe del Comune.
«Ormai non ci credevo più - ammette la presidente della commissione provinciale alle Pari opportunità - perché questa è una lotta che combatto da venti anni con l'avvocato Morena Rampolla (una trans operata che ha ottenuto la rettifica, ndr).
La legge quando è unita al buon senso e all'accoglienza dà risultati importanti per i cittadini, in grado perfino di suscitare l'invidia dei paesi del Nord Europa».
Ora che anche la sua carta d'identità rispecchia la sua essenza, Martina potrà cambiare il nome sul citofono di casa. Su cui fino a ieri comparivano solo le sue iniziali. E potrà evitare anche situazioni «imbarazzanti» più per gli altri che per lei.
Come una sera di qualche anno fa, di ritorno da un concerto ad Eboli, in auto con un'amica.
MARTINA, EX MICHELE
Fermate dai carabinieri, Martina fu costretta a mostrare la sua carta d'identità, dove compariva il nome e la foto di Michele. «Ovviamente - ricorda sorridendo - il carabiniere rimase impietrito nel trovarsi di fronte una bionda altissima».
L'iter burocratico, però, non è ancora terminato.
Martina Castellana dovrà cambiare la partita Iva e il codice fiscale. E chiedere anche la rettifica dei dati all'Asl, dove lavora come dermatologa e dirigente del primo Centro di disturbo di identità di genere.
di Angela Cappetta
fonte http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/salerno
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