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venerdì 1 luglio 2011
Libri Lgbt: Intervista in chat con Giorgio Ghibaudo, autore di "Kiss Face"
Questa mattina accendo il computer e incontro virtualmente Giorgio Ghibaudo, così tra una chiacchiera e l’altra nasce un’intervista.
Giorgio è autore di Kiss Face edito da Lineadaria Editore, attivissimo in ambito LGBT, moderatore d’incontri e persona squisita.
Ecco cosa ci siamo detti.
Daze(d): ciao Giorgio! E’ un vero piacere averti qui con noi nella Casa dei Libri!
Giorgio Ghibaudo: grazie a voi che state ospitando!
Daze(d): ne abbiamo già parlato su queste pagine e vogliamo approfondire con te.E’ uscito da poco il tuo primo romanzo Kiss face, ce ne vuoi parlare un po’?
Giorgio Ghibaudo: certo! Si tratta di un romanzo a tematica LGBT. E’ la storia dell’amicizia tra un ragazzo gay, Paolo, e una sua compagna eterosessuale, Francesca, di studi universitari a palazzo Nuovo a Torino. Lui è molto timido e ha paura che in giro si venga a sapere della propria omosessualità. Lei invece è molto disinibita e si prenderà la briga di trascinarlo in varie situazioni per lui assai imbarazzanti con il fine di “dargli una svegliata”
Daze(d):ti sei mai trovato nella situazione di Paolo?
Giorgio Ghibaudo: fortunatamente, no. Di autobiografico non c’è nulla. Paolo ha proprio bisogno di una come lei, per cambiare prospettiva. E ti assicuro che Francesca dovrà fare molta fatica a far uscire finalmente Paolo dal proverbiale “armadio”.
Daze(d): nonostante la tematica importante, sei riuscito a dare un’ironia unica ad ogni personaggio, assolutamente vera e sincera mai sopra alle righe. A cosa ti sei ispirato, cosa hai respirato nei giorni di scrittura? Perchè, magari ti copio e scrivo un libro bello come questo pure io!
Giorgio Ghibaudo: ok, allora ti sfido! A ispirarmi è stato il clima di malcelata omofobia che noi persone della comunità LGBT (gay, lesbiche, bisessuali, transgender) dobbiamo sopportare ogni giorno. Un’omofobia che giunge dall’esterno e dalla quale molti di noi sono in grado di difendersi. Alcuni però introiettano l’omofobia in fondo a se stessi in modo così forte da provare per il proprio orientamento sessuale un motivo di paura e di imbarazzo, la cosiddetta omofobia interiorizzata. Paolo è uno di questi. Quello che volevo fare, con Kiss Face, era di presentare questa effettiva realtà, darle un taglio ironico e far vedere a tutti che ad essere gay, lesbica, etc non c’è nulla di sbagliato
Daze(d): ok, mi sa che dovrò pescare dal mio sentire fuori dal branco per poter scrivere qualcosa di mio!
Giorgio Ghibaudo:temo di sì…
Daze(d): la mia domanda successiva era com’è nata la necessità di scrivere un libro? ma in parte mi hai già risposto…
Giorgio Ghibaudo: più che una necessità, nasce da una voglia, quella di raccontare una storia. Non sapendolo fare oralmente (meglio che nessuno mi ascolti mai mentre racconto una fiaba: un vero disatro!), sento di aver bisogno della parola scritta, di pianificare, di strutturare, di farmi una sorta di “linea del tempo” di ciò che succederà nella vicenda, per avere tutto (ossessivamente) sott’occhio. Invento i personaggi, li modifico, li faccio interagire. E’ tutt molto divertente. Entrare in una realtà parallela (anche se questo non è un romanzo fantasy), costruire un mondo “altro” e viverci dentro, per un po’, diventa una cosa emozionante. E’ bello prendersi cura dei propri personaggi
Daze(d):insomma come un gioco di ruolo!
Giorgio Ghibaudo:possiamo dire così. Di sicuro c’è di mezzo un malcelato delirio di onnipotenza
Daze(d):mi sa che tutti gli scrittori o i master, se parliamo di gdr ce l’hanno! un buon modo per sfogarsi, comunque!
Giorgio Ghibaudo:senza dubbio. La realtà è così spesso senza senso che, se ogni tanto non ce ne costruiamo una parallela (che ci piaccia anche, ovviamente), diventa tutto molto grigio
Daze(d):verissimo. Ma dimmi, com’è passare da intervistatore, moderatore di eventi letterari a intervistato? Con l’attenzione di tutti rivolta verso di te?
Giorgio Ghibaudo:complesso, intrigante, curioso, sorprendente, illuminante. Scopro di aver fatto in passato, agli scrittori di cui presentavo i libri, domande di una cattiveria (ma a fin di bene) senza limiti. Cosa per ora mai successa a me. A meno che voglia cominciare tu proprio oggi…
Daze(d):in realtà io sono buonissima, anche se non sembra! XD Ma la domanda sorge spontanea – e lascia spazio al prossimo intervistatore – quale domanda non vorresti che ti venisse rivolta?
Giorgio Ghibaudo:nessuna in particolare: le temo tutte!
Daze(d):hai prossimi appuntamenti da segnalarci?
Giorgio Ghibaudo:questa sera sarò a Pavia alle ore 21 presso la Feltrinelli di Via XX Settembre in una serata promossa dall’associazine Vivere con lentezza e da Arcigay Pavia. Poi io e Kiss Face ci prendiamo una vacanza e riprenderemo il tour da settembre
Daze(d): ci puoi consigliare un film, un libro e una canzone?
Giorgio Ghibaudo:il film è Chinatown di Roman Polanski, in bellissimo noir degli anni ’70 che si svolge nella Los Angeles degli anni ’30. Un libro? Dune di Frank Herbert, un libro che apre la mente (attenzione a chi lo legge!). la canzone? Tutto il repertorio di Fiorella Mannoia con una menzione speciale per Il cielo d’Irlanda
Daze(d): grazie mille Giorgio per la tua disponibilità è stata una bella chiacchierata!
Giorgio Ghibaudo: grazie ancora a voi per l’ospitalità e a prestissimo!
fonte www.houseofbooks.org Di daze(d)
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