sabato 11 dicembre 2010

Lgbt transessualità: Il marito cambia sesso e il matrimonio resta valido


Una moglie e un marito che diventa donna, restano sposati a tutti gli effetti.

Fa discutere la sentenza del tribunale, emessa a fine ottobre a Modena, che ha stabilito che il cambio di sesso di uno dei due coniugi non comporta l’automatico scioglimento del matrimonio.

Secondo il parere d’illustri psicologi, il matrimonio, come istituzione, avrebbe perso di valore e ci si sposa sempre di meno con conseguente aumento delle coppie di fatto.

Spesso il matrimonio è idealizzato, pensando che si tratti di un traguardo, una sistemazione fissa, ma in realtà non sarebbe così.

Si tratterebbe, invece, di un processo sempre in movimento, un percorso che qualche volta i coniugi fanno fatica ad affrontare per paura di distruggere la serenità acquisita.

Si pensa che un rapporto d’amore sia una situazione in cui ognuno dei due coniugi rappresenta tutto per l’altro, una fusione che ostacolerebbe lo sviluppo individuale.

Una totale chiusura verso l’esterno che non farebbe bene alla coppia. Per questo motivo molti si pongono sulla difensiva.

Nella relazione matrimoniale spesso accade, secondo gli esperti, che uno dei due sia dominante di carattere e l’altro più debole, spesso la donna perché con il suo atteggiamento materno non pretenderebbe nulla di straordinario.

La coppia ideale, invece, sarebbe quella formata da coniugi che, intelligentemente, riescono a rispettare la volontà e le tendenze del partner, senza costringerlo a cambiare modo di essere e di pensare. Così come si evolve una singola persona si evolverebbe una coppia.

Il caso dei coniugi di Modena, in cui il marito è diventato donna, sarebbe proprio questo tipo di coppia. Alessandra, che prima era Alessandro, ha dichiarato: “Quando tra due persone esiste un amore profondo come il nostro, neppure il cambiamento di sesso di un elemento può intaccare il rapporto”.

Secondo Alessandra, che scherzosamente si definisce “marita”, il fatto che la moglie non abbia ostacolato la sua trasformazione fisica ha permesso un rafforzamento della loro unione, non ci sarebbe quindi nessun motivo di separazione, anzi.

Alessandra Bernaroli (prima Alessandro) ha 39 anni, impiegato di banca e segretario di un sindacato, spiega al Corriere di Bologna: “Lotto per la mia vita e per le tante coppie che si trovano nella mia situazione”.

“Essere transessuale, ha spiegato, non è moda, ma una patologia riconosciuta dall’Organizzazione Mondiale della Sanità”.
Il comune che li ha uniti vorrebbe dividerli, ma per il momento ha vinto Alessandra: il matrimonio resta valido.

In base alla legge 164 del 1982, secondo la quale il cambiamento di sesso “può” essere causa di annullamento di matrimonio, ha offerto una possibilità a Bernaroli che si è aggrappato proprio a quel, “può”, diverso da un “deve”.

Alessandra sa che il cammino è ancora tortuoso, ma “ l’amore trionfa sempre” conclude. Persino per la Chiesa questo matrimonio non è nullo.
fonte newnotizie.it, Cosmo de La Fuente

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