lunedì 31 maggio 2010

Lgbt, Reazioni alla violenza omofobica accaduta a Roma ai danni di un ragazzo gay: tra loro Concia, Mancuso, Alemanno e Carfagna


Dopo la notizia dell’aggressione ad un ragazzo gay a Roma, nella notte tra il 25 e il 26 maggio che ha rischiato di perdere un occhio, ecco le parole di alcuni esponenti politici e di associazioni Lgbt italiane.

Fin dal commento di Aurelio Mancuso è evidente la necessità di agire concretamente e non parlare solo teoricamente di quanto sia criminale e feroce la violenza omofobica in Italia:

“Ricomincia l’estate e ricompaiono con più frequenza a Roma e in Italia le aggressione ai danni delle persone omosessuali. Non sappiamo se sia il caldo a dare la testa, di certo le bande composte spesso da giovani e giovanissime continuano ad agire indisturbate, sicure di non essere individuate e nel caso di non subire eccessive conseguenze. Nell’esprimere la mia solidarietà nei confronti del ragazzo aggredito, faccio appello al Governo, in particolar modo al ministro delle Pari Opportunità, affinchè come gesto di chiara volontà politica di agire, si approvi con urgenza un decreto legge che introduca l’aggravante per i reati da odio ai danni delle persone omosessuali e transessuali”

Dopo l’appello dell’esponente della comunità gay romana, anche il sostegno del Presidente della regione Lazio alla vittima:

“Al ragazzo va tutta la mia solidarietà, con l’augurio di una pronta guarigione. Si tratta di forme di violenza e intolleranza inaccettabili, che condanniamo con fermezza. Sono gesti di inciviltà che non devono rimanere impuniti. È importante che vengano accertate e punite le responsabilità, così come è necessario contrastare l’omofobia, e ogni altra forma di discriminazione, rafforzando la cultura del rispetto degli altri, anche tenendo alta l’attenzione”

Belle parole, ma purtroppo “solo parole”. Renata Polverini condanna le aggressioni omofobiche ai danni del mondo Lgbt, ma, per l’ennesima volta, è necessario ripetere che non si risolve tutto a condanne verbali e ammissioni di conforto. Servono fatti, leggi e non retorica che non porta assolutamente a nulla. Per poi ripetere la solita tiritera al prossimo caso di violenza

E la pensa così anche Imma Battaglia, il presidente di Di’ Gay Project:

“Di fronte alla notizia dell’aggressione denunciata da Arcigay Roma, c’è bisogno di una risposta urgente anche da parte delle istituzioni. Per questo sollecito un incontro urgente tra il sindaco di Roma Gianni Alemanno, l’assessore Umberto Croppi e tutte le realtà associative gay, lesbiche e trans di Roma. Siamo di fronte ad un ennesimo grave episodio al quale occorre dare una risposta politica concreta in termini di lotta all’omofobia”

Franco Grillini, presidente Gaynet, si interroga invece sulle responsabilità per la sicurezza di Roma città e adducendo la responsabilità alla politica di destra:

“Quello che è successo martedì notte a Roma poteva accadere a molti, io stesso ero nella gay street. Ci si chiede quindi se Roma sia ancora una città sicura, se si può per un omosessuale vivere con serenità nella capitale. Purtroppo è bene ricordare che la destra più l’Udc hanno respinto un anno fa la proposta di introdurre un’aggravante per i fatti di omofobia in Italia approvando una mozione, essa stessa violentemente omofoba e offensiva verso la comunità lgbt, dove la lotta alla violenza contro gli omosessuali è stata definita persino incostituzionale. Il veto alla legge contro l’omofobia, di cui la destra deve assumersi in toto la responsabilità, è una sorta di via libera alla violenza omofobica ed è bene ribadirlo perché qualcuno si assuma la propria responsabilità di fronte ad una violenza che sembra inarrestabile. La gravissima aggressione al grido “frocio di m…” - ha aggiunto Grillini - ci ricorda brutalmente che la violenza verso le persone lgbt in Italia è la più grave d’Europa. In nessun paese europeo infatti esiste un maschilismo criminale come da noi.”

Anna Paola Concia insiste e chiede di velocizzare l’iter legislativo per una legge contro l’omofobia, ammettendo il suo sconforto di fronte a questi continui casi di violenza.

“C’e una legge contro l’omofobia ferma per la seconda volta in commissione Giustizia alla Camera. Decidiamo insieme di dare un segnale di civiltà, approviamola presto. Facciamolo per fermare questa spirale di violenza omofoba impunita e per permettere ai nostri figli di sentirsi uguali ai loro coetanei e di non vivere nella paura. Faccio l’ennesimo appello ai miei colleghi di centro destra, prendiamoci questa responsabilità o quello di cui saremo responsabili in futuro, non potrà essere che violenza e discriminazione. Sono avvilita e stanca di sentire queste notizie - ha aggiunto Concia - avvilita perchè mi addolora sapere che un ragazzo di 22 anni e stato picchiato selvaggiamente perchè‚ omosessuale e stanca perchè non so più cosa fare, non ho più voce per dirlo”

Il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, condanna l’accaduto, dichiarando di essere disposto ad accogliere l’invito di Imma Battaglia:

“Esprimo la mia piena solidarietà al giovane aggredito in via Cavour. Questi sono episodi che non devono accadere in una città tollerante come Roma. Mi auguro che gli inquirenti individuino i responsabili di un atto di così grave violenza. Accogliamo la richiesta di Imma Battaglia e siamo disponibili, quanto prima, ad un incontro con le associazioni romane”

Seguono le parole di Livia Turco, responsabile politiche sociali e immigrazione del Pd:

“La notizia dell’aggressione è di una gravità inaudita, non solo per il fatto in sè, ma anche perchè‚ è purtroppo solo l’ultimo di una lunga serie di episodi simili che si sono verificati negli ultimi mesi nella capitale. Alla vittima di un gesto tanto vile, va la solidarietà del Pd, insieme all’augurio di una pronta guarigione”

Infine, Mara Carfagna, ministro delle Pari Opportunità, lancia l’appello a collaborare:

“Chi ha visto, parli. Lo faccia per assicurare alla giustizia una banda di delinquenti e, se non basta, per riparare all’errore di non essere intervenuto ad aiutare un ragazzo vittima di una barbara aggressione. Le istituzioni hanno bisogno dell’aiuto dei cittadini per svuotare le sacche di odio e di ignoranza che ancora resistono nel nostro Paese. Anche per questa ragione il ministero per le Pari opportunità ha voluto creare insieme al Comune di Roma un Osservatorio cittadino contro le discriminazioni, che entrerà presto a regime. Inoltre mi aspetto, come già ho avuto modo di dire in occasione della Giornata internazionale contro l’omofobia e nell’attesa che il Parlamento ridiscuta le aggravanti per questi reati odiosi, che i magistrati, quando sarà il momento, diano pene esemplari”

Ce lo aspettiamo tutti Mara, credici… Siamo con il fiato sospeso (ed esausti).
fonte queerblog

Nessun commento:

Posta un commento