lunedì 29 marzo 2010

POLITICA LGBT, Vendola "La poesia è nei fatti"


Per fortuna, nonostante il caso Fabrizio D’Addario, la Puglia continua a essere un laboratorio interessante per la comunicazione politica. Il merito è sempre di Proforma: avevano perso smalto con le primarie di Bersani (vedi Quando il logo non c’entra. E soprattutto non basta) – d’altronde con lui deve essere dura – ma si sono ripresi con l’attuale campagna di Nichi Vendola.

Vendola, si sa, scrive poesie, e gli avversari, per prenderlo in giro, lo chiamano «poeta», come a dire «poco concreto», «parolaio», «sognatore».

Cosa’hanno fatto quelli di Proforma? Tecnicamente, una «concessione»: si sono appropriati della tesi dell’avversario, ammettendone la verità, ma ribaltandone significati e valori. Così la spiegano sul sito di Vendola:

«Gli avversari lo chiamano parolaio, incantatore. E quando vogliono esagerare, poeta, come se fosse un insulto. [...]
E allora, per questa campagna, abbiamo scelto provocatoriamente proprio la poesia. E abbiamo coniato gli slogan in forma di mini filastrocche composte da due ottonari in rima baciata.
Ognuna di esse racconta un fatto importante della giunta Vendola. Ma accanto alla filastrocca, ben evidenziato, c’è sempre un dato concreto, che completa e perfeziona l’informazione. [...]
I soggetti, per ora, saranno in numero di sei, declinati su manifesti di tutte le dimensioni. Ma ne sono in preparazione almeno altri dieci. E chiederemo a tutti gli utenti internet di inviarci le loro “rime”, anche se canzonatorie o irriverenti.»
fonte giovannacosenza

Ecco i manifesti apparsi finora:




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