Un ragazzo italiano, di nome Marco, ha chiesto alla presidente quanto tempo bisognerà ancora aspettare prima che vengano presi dei provvedimenti nei confronti dei Paesi UE (come Polonia e Ungheria) che calpestano i diritti delle persone LGBT+. Ursula von der Leyen ha prontamente risposto: «Ogni persona in Europa dovrebbe essere libera di essere chi è e amare chi vuole in tutti i paesi europei. Per quanto sarà in mio potere, agirò contro ciò, includendo la sospensione della distribuzione dei fondi e portando i Governi di fronte ai giudici».
Come già dichiarato pochi giorni fa, dalla stessa Ursula von der Leyen, al banco della UE non ci sarà spazio per paesi che discriminano la comunità LGBT+ creando le cosiddette “zone LGBT-free” e alcuni piccoli primi passi sono già stati fatti nei confronti di alcuni comuni polacchi in modo da penalizzarli il più possibile. «Lavorerò per il riconoscimento reciproco delle relazioni familiari nell’Unione Europea – ha concluso la presidente – perché se sei genitore in un Paese, tu sei genitore in ogni Paese [dell’UE]. Quindi, Marco, puoi contare su di me per la promozione dell’ugualianza nell’Unione. Stiamo lavorando a una strategia per l’uguaglianza LGBTQI. La presenterò presto».
fonte: www.neg.zone
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