«Prenderò parte all’Assemblea Nazionale – ha twittato questa mattina la parlamentare Magda Biejat – Per rispetto degli elettori, dello Stato, della Costituzione. Perché non voglio prendere parte alla costruzione di divisioni insormontabili tra di noi. Ma ciò non significa che starò zitta. È nostro dovere stare dalla parte degli esclusi. Sempre».
L’ultracattolico presidente polacco, riconfermato alla ultime elezioni, porta infatti da anni delle politiche che vanno in senso opposto rispetto al riconoscimento e alla tutela dei diritti delle minoranze sessuali. Negli ultimi anni il clima nei confronti delle persone queer è peggiorato, con numerosi comuni che si sono dichiarati “zone LGBT-free”, violenti attacchi ai manifestanti dei Pride ed episodi di abuso di potere da parte delle forze dell’ordine nei confronti di attivisti LGBT+.
Un clima destinato a peggiorare secondo le promesse fatte da Duda durante l’appena conclusa campagna elettorale, nel corso della quale ha proposto riforme sulla famiglia ispirate a quelle della Russia di Putin. Il segnale dell’opposizione è dunque molto importante, dato che alcuni giorni fa alcuni attivisti polacchi avevano lamentato che i moderati non si esponessero in loro tutela per paura.
fonte: www.neg.zone
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