Credit Suisse la prima a proporre un portafogli composto di aziende con policy LGTB.
Ormai è passato quasi un anno da quando la Corte Suprema americana ha stabilito che i matrimoni gay hanno valore su tutto il territorio statunitense.
Nascono quindi anche prodotti finanziari ad hoc: i fondi Gay Friendly.
La prima ad agire è stata Credit Suisse che ha lanciato, ad ottobre 2013, un indice che misura le performarce di aziende con una policy LGTB (lesbian, gay, transessuali e bisessuali). Si chiama LGBT equality index e racchiude 200 società Usa che hanno un voto di almeno 80 nell’annuale classifica redatta dalla fondazione Human Right Campaign (che misura il grado di sostegno alla diversità e promozione delle pari opportunità con un rating che va da -25 a 100).
Progetti similari sono stati avviati anche da Bank of America e Wells Fargo, per non parlare di quanto sia in crescita tutto il settore marketing puntato ad attrarre la comunità LGTB.
Come ci si può ben aspettare, in Italia il settore è rimasto al palo.
fonte http://www.professionefinanza.com/
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sabato 15 febbraio 2014
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