lunedì 30 gennaio 2012

Il primo consultorio per trans del Sud, Progetto di Candelora Lgbt

A Mercogliano. Dal 28 al 3 febbraio la mostra e le conferenze sul tema
Progetto di Candelora Lgbt:la presentazione del programma venerdì 27 ad Avellino

AVELLINO
La Candelora è alle porte e i giovani della Rete Campana per la Candelora lgbt, una rete di associazioni che riunisce le realtà gay, lesbiche e transessuali della provincia irpina, presenteranno per i 10 anni dalla nascita della manifestazione un calendario ricco di eventi per la città di Mercogliano. Il programma sarà aperto dal Transbus venerdì 27 gennaio presso il Tribunale di Avellino.

LA MANIFESTAZIONE
Come riportato da Ottopagine la manifestazione si snoderà tra mostre, seminari e presentazioni importanti. Ad inaugurare la Candelora la mostra« Res e Bis» che dalle 18.30 del 28 gennaio sino al 5 febbraio porterà all' attenzione dei visitatori gli scatti di Luciano Ferrara tra la realtà lgbt italiana degli anni '70 e '80.

Mercoledì 1 febbraio il circolo della stampa della città irpina ospiterà alle 17.30 la presentazione dell'opera di Laura Schettini dall'emblematico titolo: « Il gioco delle parti.  Travestimenti e paure sociali tra Ottocento e Novecento» a seguire anche il seminario, alle 18.30, dal titolo «Il transito delle tradizioni. Tracce, percorsi e trasformazioni di identità e culture: i femminielli e la Candelora».

La giornata conclusiva della manifestazione prevista per il 3 febbraio si chiuderà con una conferenza stampa sulla presentazione di «Altri Luoghi» il progetto per il primo consultorio del Meridione per la salute e i diritti dei transessuali.

IL PRIMO «FEMMINIELLO PRIDE»
NEL 2002 «Il nostro percorso come riporta la nota ufficiale degli organizzatori- ha inizio nel 2002 quando con il primo « Femminiello Pride» rispondemmo all'abate Tarcisio Nazzaro che aveva scacciato i femminielli del santuario, accusandoli di profanare un lugo sacro.

Da allora la festa della Candelora lgbt è cresciuta e si è andata affiancando al rito religioso, mantenendo un atteggiamento nei confronti della tradizione, del santuario e dei monaci».
fonte http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/napoli

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