
Vi segnalo con piacere il libro di Eugenio Zito e di Paolo Valerio: Corpi sull’uscio. Identità possibili
pubblicato di recente dall’editore napoletano Filema.
Il tema riguarda i femminielli, figure storiche della cultura napoletana e che oggi potremmo definire in qualche modo transgender.
Uomini che “sentono e vivono da donna” con un travestitismo pieno di teatralità e di ilarità festosa comunicano attraverso una gestualità amplificata e caricaturale in un contesto in cui questa eccentricità non viene penalizzata.
Tutto sta cambiando a Napoli e gli autori, psicologi clinici, si chiedono: rischiano l’estinzione i femminielli?
Diventeranno piuttosto viados, drag queen o crossdresser in questo confuso e caleidoscopico panorama di identità possibili e post-moderne?
Si tratta di persone transessuali? Sono semplicemente omosessuali effeminati? Oppure ancora dei travestiti o dei transgender?
Gli autori, entrambi esperti in studi sul genere dell’Università Federico II di Napoli, propongono una ricerca con lo sguardo attento alla storia, all’antropologia e al contesto specifico.
In questo caso gli aspetti psicologici e individuali prendono un senso di maggior respiro rispetto ai manuali specialistici per addetti ai lavori e un pregio ulteriore consiste nel linguaggio accessibile anche se pieno di rimandi e citazioni interessanti.
Siccome nella questione di genere c’è ancora parecchia confusione proprio tra biologia, psicologia e norme sociali implicite ed esplicite, è un viaggio interessante quello nelle radici storiche e attuali dei femminielli!
fonte sesso.blogautore.espresso.repubblica.it di Chiara Simonelli
Nessun commento:
Posta un commento