Da un’idea originale di Sólveig Anspach, scomparsa prematuramente e alla quale il film è dedicato, I giovani amanti è diretto da Carine Tardieu, che lo ha anche scritto insieme a Agnés de Sacy e Raphaële Moussafir. Tra gli interpreti: Fanny Ardant, Melvil Poupaud, Cécile de France, Florence Loiret Caille.
I giovani amanti è stato prodotto da Ex Nihilo, Karé Productions, Artemis Productions. Vendite internazionali di mk2 films, distribuzione italiana di I Wonder Pictures. Uscita nelle sale per il 23 giugno 2022. L’uscita del film sarà anticipata da una proiezione speciale alla presenza della protagonista a Biografilm Festival 2022 di Bologna.
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Da un’idea originale di Sólveig Anspach, scomparsa prematuramente e alla quale il film è dedicato, I giovani amanti è diretto da Carine Tardieu, che lo ha anche scritto insieme a Agnés de Sacy e Raphaële Moussafir. Tra gli interpreti: Fanny Ardant, Melvil Poupaud, Cécile de France, Florence Loiret Caille.
I giovani amanti è stato prodotto da Ex Nihilo, Karé Productions, Artemis Productions. Vendite internazionali di mk2 films, distribuzione italiana di I Wonder Pictures. Uscita nelle sale per il 23 giugno 2022. L’uscita del film sarà anticipata da una proiezione speciale alla presenza della protagonista a Biografilm Festival 2022 di Bologna.
I giovani amanti – La storia
A quindici anni dal loro primo incontro, la settantenne Shauna, architetto in pensione, e il giovane oncologo Pierre, si ritrovano per caso. Mentre Shauna non ha memoria del loro primo incontro, avvenuto a Lione nell’ospedale dove Pierre lavora, l’uomo sembra invece ricordarne ogni dettaglio. Da quel momento la vita emotiva di Pierre, funestata dalla perdita di un figlio avvenuta in passato, si rianima. Egli, nonostante viva un matrimonio felice, si sente fortemente attratto da Shauna che, a sua volta, non può impedire che le seducenti attenzioni di Pierre facciano breccia nel suo cuore. Quasi increduli su quanto stia loro inaspettatamente accadendo, i due iniziano una relazione, la cui crescente intensità porta Pierre a rivedere le sue certezze coniugali, e Shauna a confrontarsi con un avvenire definito, più che dall’amore, dagli incipienti problemi di salute tipici della terza età.
L’amore non ha età
La più celebre delle frasi fatte, che insieme a molti altri detti, proverbi e aforismi pretende di sostituire per frammenti l’inesistente manuale d’istruzione della più complessa apparecchiatura mai creata, cioè l’essere umano, ci dice di stare tranquilli di fronte ad alcune situazioni che ci agitano. Perché la nostra natura, di solito, ci spinge a innamorarci dei coetanei, ma può anche succedere diversamente. Quindi, state calmi: l’amore non ha età.
Però, mentre per Pierre la questione sembra non porsi minimamente, in Shauna si percepisce che l’allarme per la potenziale fonte di infelicità costituita dall’età avanzata e dalle condizioni di salute a questa connesse, le crea un disagio che lei si trascinerà per tutta la vicenda.
Pierre, maschio all’acme della sua vita, non s’innamora, secondo copione, della sua stagista vent’anni più giovane, ma di una sconosciuta donna matura che, per quanto ancora bella e piacente, potrebbe fargli da madre. E non è sicuramente questa la figura surrogata che Pierre sta cercando.
Quello che si racconta ne I giovani amanti è un amore del corpo e dello spirito, che si nutre parimenti di senso e di intelletto, l’amore sensuale fatto di corpi che si toccano e l’amore spirituale di anime che si cercano.
La rieducazione sentimentale
A indovinare i motivi del titolo I giovani amanti, aiutano scene come quella ambientata a Parigi. In una città dove non li conosce nessuno (e dove forse nessuno fa caso a nessuno), i due, presi dall’improvvisa voglia di baciarsi, s’infilano in un vicolo come due timidi ragazzini del muretto. Il loro amore ha sempre qualcosa di adolescenziale, ma il loro scambio non è mai sfacciato. C’è sempre una sorta di pudicizia e, più nel caso di Shauna, di vergogna.
Fanny Ardant profonde la sua bellezza non ancora sfiorita al personaggio di Shauna facendone brillare la presenza in scena e nella vita di Pierre. Ma non vi è mai un briciolo di malizia nel suo personaggio.
Anzi. Shauna soffre continuamente di un sottile senso di colpa per quanto le sta capitando. Non si capacità di poter attrarre un uomo altrettanto piacente, al punto da farci sospettare abbia problemi di autostima. Del resto Melvil Poupaud (Lawrence Anyways, Estate ’85), che interpreta Pierre, è un attore che gioca molto bene la sua fisicità.
A questo amore zoppo di legittimità corrisponde il tradimento di un altro amore, quello suggellato dal matrimonio. Quando la relazione tra Shauna e. Pierre viene fuori per volontà di lui che lo confessa alla moglie, Jeanne, provoca in quest’ultima più derisione e malcontento, per il fatto che Shauna sia ‘una vecchia’, che rabbia per essere stata tradita. Jeanne reagisce comunque con un atteggiamento relativamente moderno e comprensivo. Che sarà la chiave di svolta nel finale del film.
La regista Tardieu si mostra abile nel rendere le sfumature di una storia molto giocata sui mezzi toni, arrotondando i picchi drammatici con espedienti visivi non sempre originalissimi ma efficaci: l’amante lasciato che aspetta sotto la pioggia incessante, un mazzo di tulipani lanciato dalla finestra…
«Tu ed io respiriamo ancora la stessa aria. Quindi, respiriamone assieme il più possibile»
Incidentalmente viene toccato anche il tema del rapporto coi figli, in modo forse sbrigativamente intellettuale. Per esempio, quando l’adolescente figlia di Jeanne e Pierre tira in ballo la pedagogia di Donald Winnicot per dare una spiegazione del suo rapporto con la madre.
Nel dirimere la contesa tra moglie e amante e legittimare l’amore tra Pierre e Shauna, la regista Tardieu affida la questione all’esito di una partita tra ragione e sentimento. Arbitrata, sorprendentemente, dalla tradita Jeanne, vera vincitrice morale in questa storia.
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