venerdì 15 marzo 2013

Lgbt: La lettera aperta di una mamma lesbica a Rita Dalla Chiesa


Sull’onda emotiva e di disappunto sollevata dalle dichiarazioni azzardate di Rita Dalla Chiesa, Silvia Nespoli, un’esponente delle famiglie Arcobaleno, ha scritto una lettera aperta alla nota conduttrice intitolata: Anche noi vi tolleriamo. Fin troppo!

Proprio ieri, sul nostro blog, Daniela Tomasino, presidente di Arcigay Palermo, spiegava come e quanto la leggerezza di una dichiarazione (mettere in dubbio l’adozione, e il ruolo genitoriale, da parte di coppie gay) rilasciata durante una trasmissione tv, davanti a milioni di spettatori, a titolo personale, senza alcuna evidenza scientifica, possa incidere nella vita di molte famiglie, come quella della Nespoli, che sottolinea gli studi al riguardo e fa riferimento al quotidiano.

Scrive Silvia Nespoli:
"Ma non lo dico io signora Rita, lo dicono anni ed anni di studi fatti da psicologi, psichiatri, pedagogisti.
Ma per rendersene conto basterebbe, anche solo per un momento togliere i paraocchi e guardare oltre i propri pregiudizi.
Basterebbe rendersi conto che i figli delle coppie gay esistono già e sono tantissimi.
E mentre voi continuate ad attaccarli, loro crescono e diventano gli adulti di domani. Peccato che nessuno mai li voglia ascoltare.
Certo è molto più facile chiudere gli occhi e puntare il dito."


Ricordiamo che in altre occasioni Rita Dalla Chiesa si è dimostrata gay friendly e ha più volte ribadito la sua posizione, anche riguardo il riconoscimento di coppie di fatto, sempre utilizzando lo spazio pubblico offerto dalla sua trasmissione: Forum. Dedicò parte della trasmissione al caso di un telespettatore che non poteva assistere in ospedale il compagno vittima di un incidente.

Come ha dichiarato la Tomasino, le affermazioni di ieri però sono:
"una caduta di stile. Spero che lei capisca la gravità e smentisca, è vittima di una cultura intrinsecamente omofoba, si è affidata con leggerezza a luoghi comuni che ascoltiamo spesso anche in Parlamento."

La Nespoli è dello stesso tono e conclude la sua missiva, con queste parole:
"Signora Dalla Chiesa, se davvero come dice le interessa il bene dei bambini, allora lotti affinché finalmente ci siano leggi che li tutelino.
E provi per un momento a riflettere prima di esternare pensieri che potrebbero ferire proprio i bambini di cui tanto si preoccupa."

fonte http://www.queerblog.it da Daniela Gambino

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