lunedì 16 luglio 2012

Lgbt: Beppe Grillo dice ‘sì’ ai matrimoni gay: l’omofobo diventa opportunista

I matrimoni gay stanno facendo discutere tutti, soprattutto dopo le dichiarazioni di Beppe Grillo.

Il leader del Movimento Cinque Stelle ha approfittato, infatti, della confusione mista a omofobia targata Pd e non solo, per esprimere tutto il suo consenso ai matrimoni omosessuali.

‘All’assemblea del pdmenoelle – ha così esordito nella giornata di ieri -, il partito che vorrebbe governare l’Italia (non ridete per favore), si è discusso principalmente di un fatto che dovrebbe essere scontato, pacifico: le nozze gay e i diritti delle coppie omosessuali.

Io sono favorevole al matrimonio tra persone dello stesso sesso, ognuno deve poter amare chi crede e vivere la propria vita con lui o con lei tutelato dalla legge‘. Belle parole, non c’è dubbio; peccato che la credibilità di quanto asserito sia decisamente bassa, se non nulla: finora Grillo non ha preso posizioni rispetto ai matrimoni gay, neanche quando uno dei suoi grillini – un tale Francesco Perra – li ha paragonati alle unioni tra animali; in più occasioni, tra l’altro, quello che sarà sicuramente una tra le figure più imponenti della nuova legislatura si è dimostrato omofobo e intollerante.

Lo hanno spiegato proprio Vladimir Luxuria e Nichi Vendola.


‘Certo – queste, le parole di Luxuria a Radio 2 – uno che accoglie la notizia che un partito candida una trans dicendo semplicemente che è un travestito, tanto friendly non è…‘.


E poi ancora l’indimenticabile ‘at salut, buson‘ (‘ti saluto, culattone‘), con il quale il politico salutò la folla alla fine di un comizio, lo scorso anno; lo stesso Vendola si è recentemente schierato contro le mire ambizionistiche di Grillo, spiegando che ‘usa forme tipiche del populismo di destra, ha persino tratti xenofobi e omofobi‘.

Gli episodi sono tantissimi, eppure Grillo è sembrato piuttosto sicuro – come non esserlo, con i partiti che hanno governato l’Italia per decenni – del fatto suo:

‘La Bindi, che problemi di convivenza con il vero amore non ne ha probabilmente mai avuti, ha negato persino la presentazione di un documento sull’unione civile tra gay. Vade retro Satana.

Niente sesso, siamo pidimenoellini. [...] Nessuno deve dimenticarsi che durante il governo Prodi non venne approvata la legge sui PACS che avrebbe parificato le coppie di fatto a quelle sposate. La coppia di fatto, etero o omo, anche se convive per decenni, anche se ha dei figli, non è riconosciuta giuridicamente.

L’Italia non ha una legislazione per le unioni di fatto; è una vergogna che va attribuita in ugual misura al pdmenoelle, al pdl e a Santa Madre Chiesa, la convitata di pietra.

Chi convive, in caso di morte, non lascia al suo compagno o compagna, la pensione o la casa in cui vive. Non è prevista alcuna eredità. Nulla di nulla‘.

Non si è risparmiato neanche un erroraccio di quelli che farebbe bene a correggere subitissimo:

‘Questi farisei, sepolcri imbiancati spruzzati di un rosso antico ormai stinto, pretendono di dettare le regole della morale. Una Bindi, un Bersani, un Rutelli. Quanti sono gay nel pdmenoelle e non lo dichiarano? Fate outing [l'outing è esattamente il contrario del coming out ndr], vi farà bene.

I vostri nomi sono già conosciuti. Non c’è nulla di male a essere gay. Fa invece schifo negare diritti sacrosanti per un pugno di voti’.

Beppe Grillo è arrivato in ritardo, non c’è dubbio su questo. Quando dimostrerà di essere estraneo da qualsiasi atto di sciacallaggio, si potrà discutere di progetti eticamente seri e responsabili (che solo IdV e SEL hanno dimostrato di appoggiare con convinzione).
fonte: http://www.gaywave.it/articolo/beppe-grillo-dice-si-ai-matrimoni-gay-l-omofobo-diventa-opportunista/39929/

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