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La legge risale ad un’epoca in cui il Paese castrazione circa 63.000 persone mentalmente disabili, epilettiche e persone con presunti problemi sociali.
E sebbene molti abbiano sostenuto che l’attuale legge va contro la Carta dei diritti fondamentali dell’UE che tutela “il diritto al rispetto della [tutti] integrità fisica e psichica”, il processo di ammodernamento è stato bloccato da un piccolo partito conservatore.
Sirpa Pietikäinen, parlamentare finlandese di centro-destra, ha detto:
"Non si tratta di diritti LGBT, si tratta di diritti umani e di tortura, trattamento crudele, inumano e degradante.
Parlando con l’agenzia di stampa TT nel 2010, il primo ministro Fredrik Reinfeldt descrisse non a caso la legge come “un capitolo oscuro della storia svedese.” E anche altri leader di partito ha sostenuto questa ipotesi, tra cui democristiano Göran Hägglund.
Jane Fae, scrittrice femminista e attivista sui temi dei diritti sessuali, ha risposto in merito a tutta la vicenda così:
"Spero che che il primo ministro svedese, Fredrik Reinfeldt, attualmente in balia di un piccolo reazionario partito di destra, sia coraggioso e riesca a resistere alla loro pressione consnetendo così la riforma.
fonte http://www.gayprider.com Di Valeria Scotti
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