venerdì 29 aprile 2011

Lgbt Las Vegas: Un nuovo caso Luxuria?


Stephanie si era macchiata della stessa colpa di cui nel 2006 era stata accusata Vladimir , rea di aver violato il bagno di Montecitorio di cui si serviva Elisabetta Gardini.

Una trans è stata bandita a vita da un celebre casino di Las Vegas, il Cosmopolitan, per aver commesso un crimine sconvolgente: aver utilizzato la toilette delle signore. La donna, che partecipava a una conferenza a Las Vegas, a quanto riferisce HotelChatter, era andata a dare un’occhiata al casinò.

Mentre era lì, si era recata nel bagno delle donne.
A New York, la città in cui Stephanie vive, c’è una legge che stabilisce che chiunque può usare qualsiasi bagno pubblico, indipendentemente dal sesso.

A Las Vegas non è così, e quando è uscita dal bagno, una guardia le ha chiesto i documenti e le ha domandato se stava lavorando (si suppone che intendesse dire se stesse lavorando come prostituta).

APERTURA - Quando ha scoperto che sulla carta d’identità figurava con un nome maschile, ha consegnato immantinente a Stephanie un foglio in cui si diceva che doveva stare lontana dal casinò e che, se avesse osato tornare, sarebbe stata arrestata per violazione di proprietà privata.

Insomma, non solo la povera Stephanie è stata allontanata da un locale solo per aver usato un bagno, ma si è anche pensato che, siccome si trovava di notte in un casinò, non poteva che essere una prostituta.

Tra l’altro il Cosmopolitan ha sempre dichiarato di avere la massima apertura verso gli LGBT e di insegnare al proprio personale a rispettare le diversità. Infatti si è visto.

COME VLADIMIR LUXURIA - Il Cosmopolitan ora si scusa “per il comportamento inappropriato di un membro dello staff. E assicura maggiore sensibilità su questi argomenti.”
In più, dicono, “ci scusiamo con la persona che ha subito questa offesa, che da noi sarà sempre la benvenuta.

Ci scusiamo inoltre con la comunità LGBT e ci impegniamo a dimostrare la nostra dedizione nel trattare tutti con rispetto.”
Chiedere scusa è giusto, se poi alle scuse seguono i fatti è anche meglio.

L’episodio ne ricorda uno analogo accaduto in Italia nell’ottobre 2006, ai danni di Vladimir Luxuria, deputato di Rifondazione Comunista, che era stata invitata a uscire dai bagni di Montecitorio da Elisabetta Gardini, onorevole di Forza Italia.

“Luxuria esca dal bagno. Tu sei un uomo, non puoi stare qui: devi andare in quello degli uomini.”
Comunque è bello sapere che almeno a New York uno può andare nel gabinetto che gli pare.
fonte www.giornalettismo.com

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