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giovedì 24 febbraio 2011
Lgbt: Toscana Gay Friendly
Prossimi incontri:
* 28 febbraio, ore 14, Palazzo delle Muse, Piazza Giuseppe Mazzini, 2 – Viareggio (LU): riunione per gli operatori della costa
* 1° marzo, ore 10, Casa della Creatività, Vicolo Santa Maria Maggiore,1 – Firenze: riunione per gli operatori dell’entroterra
–> Questionario online per la mappatura dell’offerta Gay Friendly:
http://survey.gay.it/index.php?sid=32423
Premessa
Con il termine gay-friendly si intendono luoghi, politiche, persone, istituzioni, aziende, che sono aperte e amichevoli verso la comunità gay, includendo nella parola gay tutti i membri della comunità lgbt (lesbica, gay, bisessuale, transgender).
I soggetti gay-friendly contribuiscono a creare un ambiente che supporta la comunità gay e le sue relazioni, rispettando tutte le persone e trattandole equamente e senza pregiudizi.
Perché il mercato glbt ha bisogno di sapere se esiste o no una qualificata offerta turistica gay-friendly?
A qualcuno di voi è mai capitato di essere discriminato per il proprio orientamento sessuale?
Situazioni tipo:
* Una cena a lume di candela – camerieri che si fanno l’occhiolino
* La richiesta di una camera matrimoniale – receptionist che offre la camera doppia?
* Mano nella mano – non si può, è un albergo per famiglie! (che tipo di famiglie non è mai specificato…!)
* Una transessuale che viene accolta con risatine quando viene registrata con un documento d’identità al maschile
* Scusi, sa se nelle vicinanze c’è una sauna gay? – risatine scomposte, risposta negativa
Il turista lgbt chiede di essere ben accolto, da solo, in coppia, in famiglia, con un gruppo di amici, e di poter usufruire di informazioni che possano rendere migliore la propria esperienza di viaggio nella nostra Regione.
OBIETTIVI DEL PROGETTO
A breve termine
Mappatura dell’offerta gay friendly toscana. L’obiettivo è quello di mappare le strutture che già oggi sono gay-owned (e cioè di proprietà o gestite da persone lgbt), gay-oriented (frequentate esclusivamente o prevalentemente da persone lgbt), etero-friendly (orientate al pubblico lgbt, ma apprezzate anche dalla clientela eterosessuale) e gay-friendly (normalmente frequentate da persone eterosessuali , ma aperte anche al pubblico lgbt).
A lungo termine
Campagna di comunicazione della Toscana gay-friendly. La Regione Toscana si propone, nell’ambito delle sue molteplici attività di promozione turistica, di valorizzare queste strutture e gli itinerari che ne deriveranno all’interno del sito ufficiale www.turismo.intoscana.it e con campagne ad hoc di promozione su internet e carta stampata.
IL TURISMO LGBT, UNA NUOVA OPPORTUNITA’ PER LA VOSTRA AZIENDA
I turismi lgbt
L’Organizzazione Mondiale della Sanità stima che sia omosessuale circa il 5-7% della popolazione. Per turismi lgbt si intende la forma di turismo complessiva che si rivolge alla popolazione lesbica, gay, bisessuale e transgender (generalmente chiamata gay). Un mercato fino ad ora considerato marginale, diventato oggi talmente interessante da avere proprie rappresentanze nell’Organizzazione Mondiale del Turismo (Iglta in Unwto).
Il turista lgbt solo in Italia rappresenta circa il 7% del fatturato turistico globale, un mercato dove ormai si parla di nuovi turismi lgbt, al plurale!, dedicati ai singles, alle coppie, alle nuove famiglie, agli uomini e donne di affari. Per soggiorni legati alla vacanza, al viaggio di affari, al divertimento, al relax, all’interesse culturale, enogastronomico, sportivo.
Target attento al prezzo ma con una capacità di spesa superiore anche del 30% alle medie internazionali, per lo più senza figli e con una alta propensione al viaggio e alla vacanza (Community Marketing, Inc. – San Francisco – 2010).
I principali enti turistici nazionali (British Tourism Authority, Francia, Olanda, Australia, Svizzera) o regionali (Provenza, Scozia, Tasmania, Miami), molte linee aeree (American Airlines, US Airways, KLM, SAS, British Airways, Qantas ), diverse catene alberghiere (Holiday Inn, Radisson, Accor Novotel) e alcuni consorzi locali spesso aiutati dalle istituzioni (Sitges, Gran Canaria, Ft. Lauderdele, Key West, l’italiana Torre del Lago), hanno messo in atto politiche di accoglienza e inclusione rivolte al mercato lgbt.
Agenzie di viaggi e tour operators, anche italiani, si rivolgono a questo target con proposte su misura che spaziano dalla crociera esclusiva al soggiorno romantico nell’agriturismo.
Le principali fiere del turismo, internazionali e nazionali (Fitur, Itb, Bit, Ttg) propongono aree dedicate ed incontri di specializzazione sul target.
Un’offerta turistica capace di soddisfare i bisogni della comunità lgbt, un territorio che ben accoglie gli ospiti omosessuali, rappresenta una nuova opportunità di sviluppo in una regione dalle grandi risorse culturali come la Toscana.
RegioneToscana
La Regione Toscana è la prima Regione a mettere in atto una mappatura turistica dell’offerta gay friendly presente sul proprio territorio.
Questa mappatura consentirà ai nuovi turisti lgbt di scegliere itinerari, strutture alberghiere, servizi complementari, che si rivolgono con una più particolare attenzione all’ospite lgbt.
Il sito di promozione turistica della Regione Toscana www.turismo.intoscana.it ospiterà una sezione specifica dedicata a questo target.
Cosa cerca il turista lgbt
Non è sufficiente una dichiarata disponibilità ad accogliere tutti, il turista lgbt richiede una nuova disponibilità all’accoglienza, uscendo dai soliti clichè.
La non discriminazione, la piena accoglienza, la disponibilità a fornire informazioni sulle proposte “gay” del territorio, la professionalità e formazione in tal senso del personale, dovrebbero essere competenze acquisite che però non possiamo assolutamente dare per scontato. Queste sono le principali caratteristiche per le quali una struttura si caratterizza come “gay friendly”. Strutture che acquistano sicuramente un maggior valore se inserite in un territorio dove le proposte per il turista lgbt sono molteplici, dal punto di vista culturale e di divertimento.
La destinazione gay permette al turista lgbt di ritrovarsi in ambienti sicuri e non discriminanti; la struttura gay friendly, all’interno o no di una destinazione gay, più delle altre tutela il turista lgbt.
Ovviamente, i turisti lgbt, al pari di tutti gli altri target, scelgono cosa acquistare in base a cosa vogliono in/per quel determinato momento, e quindi molti sono i parametri che entrano in gioco per la scelta di una vacanza.
La connotazione gay friendly (di una struttura così come di una località), rappresenta in questa visione un valore aggiunto importante che andrà ad incidere sulla scelta finale del consumatore.
Queste nuove “classificazioni” avranno implicazioni positive anche sugli altri target (pensiamo ad esempio alle donne sole).
Non è un caso che le domande del questionario [link] cercano di comprendere il livello di “gay-friendlyness” della sua attività con alcune domande che si limitano a chiedere all’imprenditore quali azioni intende mettere in campo per dedicarsi anche a questa utenza:
* “Breve descrizione dei motivi per cui la sua attività potrebbe essere appetibile per un pubblico lgbt”, perché, nel costruire gli itinerari gay friendly regionali, abbiamo bisogno di capire le potenzialità di attrattività della sua attività da parte dell’utenza lgbt
* “Lei è disponibile ad impegnarsi affinché le persone lgbt clienti della sua attività abbiano lo stesso livello di accoglienza e la stessa qualità del servizio normalmente offerta alla clientela tradizionale?” perché purtroppo, nella realtà quotidiana delle strutture turistiche, non sempre è così
* “Lei è disponibile a informare il suo personale della sua scelta di diventare una realtà lgbt-friendly, formandoli adeguatamente sui temi dell’accettazione delle diversità, in modo tale da prevenire battute o piccole e grandi discriminazioni nell’accesso alla sua attività?”, perché far partecipare il personale della struttura alla scelta dell’imprenditore è occasione di crescita culturale, di presa di consapevolezza del problema, di potenziale riduzione dei problemi che potrebbero porsi ed anche perché potrebbero sempre venire fuori sensibilità inaspettate da parte del personale, che si potrebbero tramutare in ulteriori occasioni per l’imprenditore
* “Lei è disponibile ad attuare una policy di non discriminazione per orientamento sessuale o identità di genere per il personale che assumerai d’ora in poi?”, perché le scelte imprenditoriali devono andare di pari passo con le scelte etiche, in termini di responsabilità sociale delle imprese
* “Lei è disponibile a mettersi in contatto con le altre realtà lgbt-friendly per offrire alla sua clientela informazioni sull’offerta turistica friendly della tua zona?”, perché far rete con le altre realtà fa aumentare le possibilità di business e di rendere la sua zona più appetibile per il pubblico lgbt
* “Lei è disponibile a distribuire materiale informativo dell’offerta lgbt-friendly della regione e specifico della sua zona?”, perché il servizio al cliente non si ferma solo nell’offrirgli la camera d’albergo o il pasto al ristorante, ma deve venire incontro alle sue esigenze e alle sue aspettative, in questo come in altri campi
* “Lei è interessato ad elaborare proposte turistico-commerciali specificamente dirette alle persone lgbt?”, perché l’imprenditore potrebbe sempre considerare l’idea di non limitarsi a segnalare la sua attività come gay friendly, ma diventare parte attiva in questo progetto regionale
Diritti
Non è un caso che sia la Regione Toscana il primo ente in Italia a sviluppare politiche per la promozione turistica delle strutture gay e gay friendly.
Che la Toscana sia infatti terra di libertà, lo dice la storia. Qui sono nati due grandi geni gay dell’umanità, Michelangelo e Leonardo Da Vinci, qui v’era la capitale mondiale della sodomia, la “Fiorenze” del trecento e del quattrocento, qui, nel 1853, il Granduca Leopoldo I depenalizzò, primo in Italia, l’omosessualità, qui ci sono Pisa ed Empoli, due città che con i loro registri delle unioni civili hanno fatto la storia nel cammino delle coppie gay e lesbiche italiane verso la pari dignità.
Negli ultimi anni, la Regione Toscana ha poi deciso di inserire nel proprio Statuto il divieto di discriminazione per orientamento sessuale e il riconoscimento di ogni forma familiare, oltre a quella fondata sul matrimonio. Poco dopo, con la legge regionale n.24 del 13.10.2004, è stata la prima regione a dotarsi di una normativa specifica contro le discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere.
MAPPATURA DELL’OFFERTA GAY-FRIENDLY
Chi partecipa
Il questionario è rivolto alle strutture turistico-ricettive e ai servizi turistici complementari gay o gay-friendly della Toscana: alberghi, campeggi, agriturismi, b&b, agenzie di viaggi incoming ma anche ristoranti, bar, discoteche, shopping center, associazioni e negozi di vario genere.
A cosa serve
La mappatura serve a far emergere tutto ciò che di gay-friendly la Toscana già da tempo possiede, in termini di ricettività, offerta per il divertimento diurno e notturno, offerta culturale, servizi diversi per il turista.
Cosa dovete fare
Vi chiediamo due minuti della vostra attenzione per compilare un breve questionario che troverete cliccando qui sotto. Per chiunque abbia necessità di maggiori informazioni, siamo a vostra disposizione in orario di ufficio al numero 050.3155524 dal lunedi al venerdi, oppure tramite email gayfriendly@intoscana.it.
fonte blog.intoscana.it
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