Con l'obiettivo di esplorare la vita del fondatore-couturier della maison, la mostra si apre con un preludio che esalta il suo amore per l'arte.
In un gioco di contrasti in bianco e nero, la prima sala mette in scena il rivoluzionario New Look e l'irresistibile modernità che incarna. Celebrando la profonda amicizia che unisce Dior e il Giappone, questo viaggio nello spazio e nel tempo, da Parigi a Tokyo, si prolunga con documenti d'archivio del tutto inediti che raccontano il legame privilegiato che Dior ha avuto con questo paese. Vengono così svelate, a loro volta, lettere, bozzetti e pezzi di spettacoli che si sono svolti nelle città giapponesi; una moltitudine di accattivanti souvenir e resoconti, che esprimono le collaborazioni tra Dior e il Case Daimaru o Kanebo. Il viaggio continua con le creazioni firmate dai diversi direttori artistici di Dior, immortalate negli scatti ammalianti di Yuriko Takagi. Queste immagini poetiche affrontano le sagome leggendarie dei successori di Monsieur Dior in un'atmosfera essenziale, che evoca quella dell'architettura tradizionale giapponese. Dopo un viaggio da sogno, segnato dalle stampe accattivanti del fotografo, il visitatore arriva alla stanza iconica delle tele bianche, illuminando il virtuosismo degli atelier, che viene reinterpretato in un gioco di curve che rende omaggio alle linee Dior.Un riflesso dell'affascinante dialogo tra l'estetica giapponese e l'inventiva della maison Dior alla guida di questa retrospettiva, un giardino incantato in lode della bellezza della natura, presenta i pezzi di scartoffie dell'artista Ayumi Shibata.
fonte: Redazione ANSA ROMA RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA
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