domenica 22 maggio 2022

Musica: Dopo Montreux, c’è la sudcoreana Jeju. E Freddie Mercury

A Montreux, ma non solo lì...  Keystone
Dopo otto anni di campagna, il sogno di un imprenditore fan dei Queen si avvera: la seconda statua del cantante, ufficialmente riconosciuta, è realtà

L’ha cullato per otto anni, ma ora il suo sogno è diventato realtà. Otto anni in cui l’uomo d’affari sudcoreano e fan dei Queen ha ingaggiato una lunga campagna per poter realizzare una statua a grandezza naturale di Freddie Mercury, che fosse ufficialmente riconosciuta dall’etichetta della band. La seconda al mondo, dopo quella in riva al Lemano a Montreux.

Ora, appunto, il suo sogno è diventato qualcosa di concreto, e ufficiale. La statua in bronzo che ritrae il cantante nella classica posa col pugno al cielo, alta 1,77 metri, è stata inaugurata giovedì sulla riva dell’isola di Jeju, in Corea del Sud, alla presenza di alcuni fan della band. Per realizzarla, Baek Soon-yeob ha sborsato 50 milioni di won (37’000 euro). È la seconda statua al mondo a essere ufficialmente approvata dall’etichetta dei Queen.

«Ho inviato le prime e-mail nel 2014 per chiedere i diritti», racconta l’imprenditore 57enne di Jeju. Richiesta poi ripetuta ogni mese, senza ricevere risposte per sette lunghi anni. Infine, nel 2020, i membri della band e la sua casa di produzione hanno accettato di incontrarlo a Seul.

Un fan accanito dei Queen

Da adolescente, Baek Soon-yeob, fan del gruppo rock britannico, era solito ascoltare copie pirata degli album di Freddie Mercury e compagni. Nella Corea del Sud degli anni 70, dove il regime del dittatore militare Park Chung-hee aveva anche proibito agli uomini di farsi crescere i capelli, la musica dei Queen era infatti stata vietata. Le canzoni di Freddie Mercury «mi hanno aiutato ad andare avanti, nonostante tutti gli ostacoli sulla mia strada».

L’omosessualità è ancora un tabù

Malgrado la popolarità dei Queen in Corea del Sud, Baek ha affrontato l’opposizione di alcuni residenti locali. Diversi si sono lamentati che "una statua di un omosessuale" venisse eretta a casa loro.

Anche se legale, l’omosessualità è infatti ancora tabù in gran parte della Corea del Sud. L’anno scorso l’emittente televisiva locale Sbs è stata criticata per aver tagliato una scena da Bohemian Rhapsody in cui l’attore Rami Malek bacia un uomo (il film non è stato censurato all’uscita). La speranza di Baek è che la statua possa aiutare «le persone che criticano le minoranze sessuali a riconsiderare le loro opinioni».

fonte:  Ats, a cura de laRegione  www.laregione.ch

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