Ma dietro ogni ingiustizia si celano sempre un volto e una storia. Cathy La Torre dà voce a queste storie, sottraendole al silenzio e all'indifferenza. E ci racconta di Michele, nato Michela, e del suo dolore di sentirsi lacerato perché si sente un uomo. Oppure di Luca, omosessuale e cattolico, padre meraviglioso di una splendida bambina con la sindrome di Down. Ma anche di Ada e della sua battaglia per diventare magistrato benché non vedente. E di Alice, vittima di uno «stupro virtuale» a causa di alcune sue immagini finite su Telegram.
O ancora di suor Mariachiara, che si batte per vedere riconosciuta l'«autorevolezza» delle donne di Chiesa e intanto tiene sempre aperta la porta per chi ha bisogno del suo aiuto. «Accompagnare le persone lungo un percorso di giustizia vuol dire anche questo: fare casino. Trasgredire regole ingiuste, e rendere accessibili i diritti a un numero sempre più grande di persone.»
Nata e cresciuta in Sicilia, Cathy ha vissuto da sempre sul proprio corpo una battaglia tra generi e stereotipi. Un percorso complesso il suo, che ci racconta in questo libro insieme alle battaglie che le hanno valso, nel 2019, la nomina di migliore avvocata pro bono d'Europa. Ne risulta un intreccio di storie che ci parla di diritti negati e crimini d'odio, di omotransfobia e 'revenge porn', di nuove forme di genitorialità e leggi ancora tutte da scrivere. Per raggiungere un diritto extralarge così «comodo e confortevole» da non escludere nessuno.
IL LIBRO E' PRENOTABILE >> QUI
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Chi è Cathy La TorreMetà sicula, metà statunitense Cathy La Torre nasce a Erice nel 1980.
Nel 1999 si trasferisce a Bologna dove quattro anni più tardi si laurea in giurisprudenza, per poi diventare avvocato e fondare il primo studio legale interamente dedicato alla tutela e all'affermazione dei diritti che lei definisce “XXL”: extralarge, così comodi che entrano tutti.
Genderfluid e lesbica, è attivista per i diritti, nonché la prima
persona non transessuale a diventare vicepresidente della più grande
Associazione Trans d’Europa, il "Movimento Identità Trans”.
Nel 2008 fonda il Centro Europeo di Studi sulla Discriminazione e nel 2013 GayLex, rete di
avvocati e attivisti per la tutela dei diritti delle persone gay,
lesbiche, bisessuali, Transgender. È attualmente senior legal presso
Unar - Ufficio Nazionale
Antidiscriminazioni Presidenza del Consiglio nonché Ceo di “Legali
Associate Wildside Human First”.
Da anni si occupa di quello che definisce “il lato selvaggio dei
diritti” perché meno praticato come il antidiscriminatorio, gli illeciti
digitali e i diritti umani in generale.
Svolge anche attività di Formazione in Diversity management e Diversity
Inclusion ed è Data Protection Officer per diverse Pubbliche
Amministrazioni. Nel luglio del 2019 assieme alla filosofa Maura Gancitano ha fondato
“Odiare Ti Costa": una iniziativa contro l’odio in rete che in pochi
mesi ha catalizzato l’attenzione di migliaia di persone. Sempre nel 2019, è stata insignita del premio “The Good Lobby Awards”
come “Miglior avvocato pro bono d’Europa” per il suo impegno nelle
battaglie per i diritti umani e civili. Pagina Facebook >> QUI
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