Rinomato per il suo ingresso ultra-selettivo, il tempio della techno berlinese, chiuso dallo scorso marzo, riapre domani con ben cento opere firmate dai più grandi artisti contemporanei. Questa volta non c'è il rischio di essere respinti all'ingresso. Ph. © Maja Hitij/Getty Image
A causa del contesto pandemico, l’11 marzo il Berghain è stato costretto a chiudere i battenti lasciando migliaia di clubbers delusi. Una coppia di collezionisti tedeschi, Christian e Karen Boros, appassionati d’arte contemporanea, hanno avuto l’idea di investire in questa ex centrale elettrica e di sfruttarne gli straordinari volumi per trasformarla in una galleria d’arte effimera mescolando pittura, fotografia, scultura, video e suono. La mostra intitolata Studio Berlin riunisce un centinaio di artisti contemporanei tra cui Tacita Dean, Olafur Eliasson, Cyprien Gaillard, Elmgreen & Dragset, Katharina Grosse, Alicja Kwade, Danh Vō e Wolfgang Tillmans, noti per essere visitatori abituali.
Studio Berlin, dal 9 settembre, www.studio.berlin
fonte: di
Marina Hemonet
www.ad-italia.it
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