giovedì 19 settembre 2013

Lgbt: Lacci arcobaleno contro l’omofobia per le scarpe dei calciatori inglesi

L’associazione Stonewall, che lavora per i diritti LGBT nel Regno Unito, insieme con la società di scommesse sportive Paddy Power, ha inviato dei lacci per scarpe di color arcobaleno a tutte le squadre professioniste di Inghilterra e Scozia.

L’invio di lacci rainbow a tutte le centotrentaquattro squadre che giocano in una delle leghe professionistiche di calcio nel Regno Unito ha come obiettivo la rivendicazione dei diritti delle persone LGBT come anche il sostegno a quei calciatori omosessuali che non hanno il coraggio di fare coming out per timore della reazione dei tifosi e dell’opinione pubblica in genere.

Per Laura Doughtu, direttrice esecutiva di Stonewall, che dal 2009 porta avanti una battaglia per la difesa dei gay nel calcio professionale, “è tempo perché le squadra e i calciatori facciano un passo in avanti e si dichiarino apertamente contro l’omofobia nel nostro sport nazionale”.

Stando a uno studio portato avanti dalla stessa organizzazione, su dieci tifosi che nel corso della stagione calcistica hanno partecipato alle partite della Premier League, ben sette hanno ascoltato insulti omofobici dagli spalti.

Doughty è certa che indossando i lacci dei colori della bandiera gay sarà un bel gesto per inviare “un messaggio di sostegno ai calciatori gay e finalmente il calcio verrà proiettato in questo secolo in cui viviamo”.

Al momento Joey Barton, centrocampista dei Queens Park Rangers (club calcistico londinese attualmente militante nella Football League Championship), ha mostrato il suo sostegno all’iniziativa e la sta pubblicizzando su Twitter con frasi come

Mostrare alle persone il proprio orientamento sessuale non dovrebbe essere un problema. Unisciti al movimento dei lacci arcobaleno.

Oltre alla consegna dei lacci rainbow, Stonewall sta facendo una capillare campagna in tutto il Regno Unito, con manifesti e pubblicità sui principali giornali.

Dei cinquemila calciatori delle principali leghe di Inghilterra, Scozia e Galles nessuno è gay dichiarato, il che ha portato l’associazione Stonewaal a ritenere che i calciatori hanno paura a far coming out per l’impatto che questo potrebbe avere sulle loro carriere.
Nella storia del calcio britannico solo un calciatore professionista ha dichiarato pubblicamente di essere omosessuale: parliamo di Justin Fashanu che si è suicidato nel 1997, sette anni dopo aver fatto coming out.
fonte http://www.queerblog.it scritto da: Roberto Russo

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