mercoledì 4 maggio 2011

Lgbt Toscana gay friendly: intervista all'Assessore Cristina Scaletti, di Alessandro Vinciarelli


PubblicaAmministrazione.net ha intervistato l'Assessore Scaletti (in foto)
sulla nuova iniziativa della Regione Toscana di aprire una sezione dedicata al turismo gay, facendo da apripista in Italia per garantire eguaglianza e dignità sociale.

La Regione Toscana ha inaugurato di recente una nuova sezione sul sito regionale sul turismo dedicata al turismo gay ed in particolare agli utenti lgbt (lesbico, gay, bisessuale e transessuale) [Leggi la notizia]. Un passo importante che avviene per la prima volta in Italia e che apre il passo per metterci in linea con il resto d'Europa. PubblicaAmministrazione.net ha intervistato l'Assessore al Turismo Cristina Scaletti su questa interessante iniziativa.

1. La Regione Toscana, per la prima volta in Italia, rende disponibile un'apposita sezione dedicata al turismo per coppie omosessuali. Si tratta di una scelta forte, anche perchè per raggiungere tale sezione non è necessario navigare in pagine nascoste o appena accennate, ma è sufficiente selezionare un comodo link presente in Home page. In che modo si è arrivati a tale scelta?

«È stata una scelta naturale, nel più completo rispetto dei principi costituzionali di eguaglianza e dignità sociale di tutti i cittadini. Inoltre, non è un caso che sia la Regione Toscana il primo ente in Italia a sviluppare politiche per la promozione turistica delle strutture gay e gay friendly.

Che la Toscana sia infatti terra di libertà, lo dice la storia. Qui sono nati due grandi geni gay dell'umanità, Michelangelo e Leonardo Da Vinci, la "Fiorenze" del trecento e del quattrocento era considerata una "capitale" mondiale tra gli omosessuali, qui, nel 1853, il Granduca Leopoldo I depenalizzò, primo in Italia, l'omosessualità, qui ci sono Pisa ed Empoli, due città che con i loro registri delle unioni civili hanno fatto la storia nel cammino delle coppie gay e lesbiche italiane verso la pari dignità.

Negli ultimi anni, la Regione Toscana, con la legge regionale n.24 del 13.10.2004, è stata la prima regione a dotarsi di una normativa specifica contro le discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere.

È quindi dalla storia e dalla cultura di questa regione che è nata l'esigenza di creare questa nuova area tematica sul nostro sito di promozione regionale che registra oltre 1 milione di consultazioni quotidiane e 300.000 visitatori unici al mese. Numeri che lo posizionano stabilmente al terzo posto in Europa nella classifica dei siti di promozione turistica territoriale più visti, dopo Parigi e Londra e prima di Berlino».

2. Nonostante nella maggior parte dei casi, soprattutto sui mass media, le scelte di omosessualità vengono considerate nella natura delle cose, per alcuni questa evidente esposizione nel sito della Regione potrebbe risultare inaccettabile. Qual è la vostra posizione a riguardo?

«Ripeto, la Toscana ha la libertà nel suo Dna. Questa iniziativa conferma, nel settore turistico, quanto già espresso in molte altre forme: che la Toscana è la terra dell'accoglienza e dell'integrazione, dove tanti modi di vivere e di pensare sanno integrarsi arricchendosi reciprocamente. Tutto ciò è un valore non un discrimine. Relegare la nostra nuova sezione online "Toscana Gay Friendly" ad un link a fondo pagina difficilmente visibile, non avrebbe portato nessun valore aggiunto, a nessuno. Consideriamo questa sezione del sito una declinazione, come molte altre che già ci sono e che verranno in futuro, della nostra cultura dell'accoglienza»

3. La crisi economica ha messo in ginocchio il contesto lavorativo in generale, compreso il settore del turismo, e c'è chi naturalmente pensa ad una mossa esclusivamente turistico-commerciale, piuttosto che una posizione in difesa della libertà sessuale o al desiderio di offrire un servizio al cittadino più completo. Che ne pensate di chi considera questa iniziativa come una mera ricerca di turisti, soprattutto stranieri?

«Stiamo parlando di un sito di promozione turistica la cui efficacia viene giudicata dalla capacità di promuovere l'insieme della Toscana e valorizzare la sua offerta turistica e culturale. Il nostro obiettivo è promuovere un'offerta di qualità che deve cercare di coprire e soddisfare tutti i nostri potenziali turisti e la credibilità di questa nostra offerta deriva dalla nostra cultura e dalla capacità di offrire servizi di qualità da parte degli operatori privati del settore.

È vero anche che il turismo gay è un settore vivace del mercato, solo in Italia rappresenta circa il 7% del fatturato turistico globale e nel mondo coinvolge circa 70 milioni di persone, secondo le stime dell'istituto di ricerche Tourism Intelligence International. Riteniamo di avere le carte in regola per offrirci come una meta interessante per questi turisti e se ci riusciremo avremo mantenuto fede ad una nostra tradizione di accoglienza e fatto un buon servizio allo sviluppo dell'impresa turistica in Toscana».

4. La mappatura delle strutture ricettive gay-friendly è sicuramente un'informazione importante e già comprende un centinaio i gestori di alberghi, bed & breakfast, ristoranti, locali, stabilimenti balneari e discoteche che hanno aderito all'iniziativa. Le strutture aumenteranno ancora e qual è stata finora la risposta dei navigatori e degli interessati rispetto alle pagine della sezione?

«Certo, le strutture aumentano di giorno in giorno. A fine aprile 2011 erano 132 le strutture (agriturismi, ristoranti, hotel, B&B, discoteche, spiagge attrezzate) ad avere aderito al progetto. L'attività di mappatura è iniziata soltanto un mese e mezzo e la risposta che abbiamo ricevuto dal territorio è stata da subito calda ed entusiasta. E anche i commenti che riceviamo ci indicano che questa è la strada giusta anche se sappiamo bene che è un punto di partenza. A breve, in vista dell'estate, lanceremo nuove importanti novità».

5. Per chi avesse bisogno di maggiori informazioni, esistono classi di ospitalità differenti (ad esempio l'individuazione per locali dedicati ai clienti gay) e quali sono?

«Certo. Nella pagina "Toscana Gay Friendly" del nostro portale del turismo, l'utente trova un menù, perno del progetto regionale. Dal menù si può scegliere la soluzione più vicina alle proprie esigenze. Sono quattro le classi di ospitalità disponibili, consultabili anche per provincia: "gay only" (solo per clienti gay), "gay friendly" (per tutti, ma amiche dei gay), "gay owned" (strutture gestite da gay) e, infine, "etero friendly" (strutture frequentate da gay ma anche da molti eterosessuali)».

6. Sono inoltre previste altre iniziative, magari su forum o media di settore, che possono contribuire ad ampliare il portafoglio di informazioni da una parte e adesione da parte di apposite strutture ricettive dall'altra?

«A completare la campagna di comunicazione a sostegno dell'iniziativa verrà realizzato uno spot video che sarà veicolato sui maggiori siti internet dedicati a informazione e turismo. A breve metteremo online anche il blog di "Toscana Gay Friendly", accessibile sempre dalla stessa pagina, sul quale sarà possibile postare foto, suggerimenti e scambiarsi opinioni sulla propria esperienza di vacanza in Toscana. In coerenza con la filosofia generale del sito che punta molto sulla possibilità che siano i turisti stessi ad essere i primi valutatori e promotori del turismo nella nostra regione. Colgo l'opportunità di questa intervista per invitare i gestori di strutture ricettive in Toscana che ancora non hanno aderito al progetto a compilare il form [vai all'indirizzo del form]»:
http://blog.intoscana.it/areaoperatori/su-cosa-puntiamo/tematiche/toscana-gay-friendly/

7. Ringraziandovi per la disponibilità, vi chiedo infine qualche informazione su Fondazione Sistema Toscana, che inseriremo in coda all'intervista per comprendere meglio il contesto e le organizzazioni che vi hanno preso parte.

«Fondazione Sistema Toscana è l'ente che per conto della Regione Toscana gestisce il sito del turismo regionale. La mappatura delle strutture Gay Friendly toscane è stata portata avanti proprio da Fondazione Sistema Toscana così come la messa online della nuova area temativa "Toscana Gay Friendly". Al progetto ha collaborato anche Gay.it, il portale internet con sede a Pisa che è il più cliccato in Italia tra quelli dedicati al pubblico gay».
fonte www.pubblicaamministrazione.net di Alessandro Vinciarelli

Nessun commento:

Posta un commento