giovedì 31 marzo 2011

Lgbt: Corte Costituzionale, scacco al Governo, sì alla legge ligure contro le discriminazioni sull’orientamento sessuale e l’identità di genere


Gay, lesbiche e transessuali sono da ieri 29 marzo più tutelati in Liguria: potranno, in particolare, designare una persona anche non consanguinea (ad esempio il compagno) quale referente da informare sulle condizioni di salute e sulle terapie mediche in caso di ricovero o malattie.

Lo ha stabilito una sentenza della Consulta (94/2011) che ha dichiarato legittima una legge regionale ligure in tema di discriminazione determinata dall’ orientamento sessuale e dall’ identità di genere che era stata, invece, impugnata dal governo. La decisione della Corte fa esultare Arcigay, Arcilesbica e Verdi, che parlano di ‘sentenza epocale’.

Il Governo aveva addotto la incostituzionalità della legge regionale 52/2009, sostenendo che essa invadeva la sfera legislativa statale. Lilia Mulas (Arcigay Genova) spiega che ”la legge impegna la Regione, nell’ambito delle proprie competenze, a garantire piena parità di accesso nelle prestazioni di servizi pubblici e privati senza discriminazioni.

Inoltre, da’ facolta’ al paziente di far informare persone da lui designate sulle proprie condizioni e sulle terapie mediche”.

La sentenza inoltre segna un precedente che può essere impugnata anche in altre regioni.

Cristina Morelli (Verdi), portò la legge in Consiglio: ”è una sentenza importante, il primo passo verso il riconoscimento delle coppie di fatto.

Ora potremo anche chiedere alla Regione di riammettere la norma sulla somministrazione gratuita degli ormoni da parte del servizio sanitario”.
fonte gaynews24.com Adv

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