domenica 19 settembre 2010

Lgbt, Chiuso l'ufficio per le differenze: Le associazioni gay, lesbo, trans e bisessuali di Bologna al Comune: perché?


Nato per creare una consulta permanente e vari progetti contro l’omofobia. «Soppresso con un colpo di spugna»

L’ufficio politiche delle differenze «è stato soppresso prima di poter funzionare al pieno delle sue potenzialità». Motivo per cui le associazioni gay, lesbo, trans e bisessuali di Bologna chiedono all’amministrazione comunale «di fornire una spiegazione esaustiva su come e con quali mezzi intende continuare a offrire ai suoi cittadini servizi, progetti e consulenze su questi temi».

In una nota le associazioni (Arcigay Il Cassero, ArciLesbica Bolognam, Mit, Agedo, Famiglie Arcobaleno, 3D-Democratici per pari Diritti & Dignità di lesbiche, gay, bisessuali, trans) spiegano di aver appreso che l’ufficio è stato «di fatto smantellato»
e che le sue aree di competenza sono confluite nell’ufficio progetti e attività promozionali del dipartimento servizi alle famiglie, definito un «mare magnum che si occupa di molte altre tipologie di interventi e progetti, dall’ambito socio-sanitario alle tossicodipendenze».

L'UFFICIO - Istituito da Sergio Cofferati, l’ufficio «aveva avuto un forte impulso grazie all’assessore Simona Lembi», durante la Giunta Delbono. Lembi, proseguono, aveva convocato le associazioni Lgbt bolognesi per creare un tavolo di consulta permanente e avviare vari progetti per migliorare la qualità della vita delle persone Lgbt, tra cui una campagna comunicativa di contrasto all’omofobia.

«Ora invece - accusano - apprendiamo che con un silenzioso colpo di spugna questo percorso è stato estromesso dal profilo amministrativo di questa città, e che il taglio peculiare di quell’azione si andrà a perdere nell’ accorpamento con un vastissimo insieme di altre competenze
fonte corrieredibologna.corriere.it

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