26/12/2009 (21:35) - IL CASO
Roma, trans morta trovato tra i rifiuti
ROMA
Ancora una transessuale morta a Roma. L’ultimo in ordine di tempo è stato trovato oggi ad Ostia Antica, nascosto in un sacco dell’immondizia, in un canneto su una sponda del Tevere. Probabilmente si tratta di un delitto, ma le cause della morte devono essere ancora stabilite.
Il decesso, secondo un primo sommario esame dei resti, risale ad almeno un mese fa e singolare è la coincidenza con la morte di un altro viado, Brenda, uno dei testimoni del caso Marrazzo, deceduta il 22 novembre per asfissia nel suo monolocale in seguito ad un incendio. Al momento, l’identificazione del trans non è semplice: il cadavere è in avanzato stato di decomposizione e la parte superiore del corpo è praticamente ridotta a scheletro anche per effetto dell’intervento dei roditori.
La scoperta è stata fatta da un uomo che portava a passeggio il cane lungo una strada poderale, ai margini del fiume. È stato infatti l’animale a fiutare il cadavere maleodorante. Le indagini sono affidate ai carabinieri del gruppo di Ostia guidato dal colonnello Giuseppe Lagala. Gli investigatori non escludono alcuna ipotesi, a cominciare da quella dell’omicidio. Sul cadavere non sono stati comunque riscontrati segni visibili di violenza. Il trans indossava solo uno slip, il cappotto e scarpe con tacchi a spillo.
Sul posto è intervenuto il magistrato di turno ed il suo primo atto sarà quello di affidare l’autopsia per stabilire le cause della morte. Sulla vicenda è intervenuta Vladimir Luxuria: probabilmente «era una persona molto scomoda a qualcuno» ha detto. Luxuria parla di caso «inquietante», non solo perchè si tratta di «un’altra uccisione avvenuta circa un mese fa, contemporaneamente alla morte di Brenda», ma soprattutto perchè «nessuno ne ha denunciato la scomparsa, nè un parente nè un’amica».
Quello di oggi è solo l’ultimo caso di un cadavere trovato in un sacco sulla riva di quello che i romani chiamano il «biondo fiume». Il più eclatante rimane quello di Cinzia Bruno, l’impiegata del ministero dell’ Interno uccisa a coltellate il 4 agosto 1993 ed il cui cadavere fu scoperto a Ponte del Grillo. Per quel delitto finirono sotto processo il marito Massimo Pisano (poi assolto) e l’amante Silvana Agresta (condannata all’ergastolo).
fonte: la stampa.it
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