lunedì 20 novembre 2023

Cinema: Anatomia di una caduta, thriller torrenziale di Triet

Merita due ore e mezza di durata un thriller? Sì se è Anatomia di una caduta della regista francese Justine Triet, giallo torrenziale che indagando su un suicidio/omicidio mette sotto la lente di ingrandimento una famiglia particolare, quella composta da Sandra (Sandra Huller), scrittrice tedesca che vive insieme al marito Samuel (Samuel Theis), anche lui scrittore, e a Daniel, il figlio adolescente non vedente, in un remoto chalet di montagna sulle Alpi francesi. Dal 26 ottobre con Teodora il film che ha vinto la Palma d'oro

Cosa succede in questo film che ha vinto la Palma d'oro al Festival di Cannes 2023 e ora in sala con Teodora dal 26 ottobre ed è tra i film più belli della stagione? Succede che Samuel muore in circostanze misteriose, cadendo dal piano più alto del cottage. Suicidio o omicidio? Su questo interrogativo si misurano le indagini. Alla fine Sandra, donna complicata e dalle molte anime, viene arrestata per omicidio.

Il processo che si svolgerà subito dopo metterà a nudo, passo dopo passo, la vita di questa coppia oppressa dal senso di colpa per l'incidente capitato al figlio che lo ha reso cieco. Anatomia di una caduta inizia nel cottage con una giornalista impossibilitata a intervistare Sandra per il volume altissimo che viene dal piano di sopra dove il marito sta ascoltando P.I.M.P. del cantante rap 50 Cent. Ora perché questa musica a tutto volume? Un dispetto del marito per impedire l'intervista? E perché poi Sandra non chiede semplicemente a Samuel di abbassare il volume? Non si sa. Fa parte della singolare relazione di questa coppia che, si scoprirà, non è nuova a tradimenti e a feroci litigi. Nel lungo processo, splendidamente realizzato, le cose si complicano ancora di più quando il figlio arriva al banco dei testimoni per dire qualcosa di davvero inaspettato.

Il film, passato in anteprima alla Festa di Roma il 17 ottobre, ha spiegato la regista, "si basa sull'idea di vivere un incubo. Mi chiedevo: cosa succederebbe se il mio inferno personale diventasse improvvisamente affare di tutti? Volevo fare un film sul rapporto tra uomini e donne, questa volta esplorando come una coppia possa cadere a pezzi fino ad arrivare alla disintegrazione della relazione. E così - ha sottolineato Trier - ho immaginato un ragazzino che scopre i segreti dei suoi genitori in un processo che seziona metodicamente la storia della sua famiglia". 

E ancora la regista: "È un film sulle relazioni e sul tempo di condivisione. Il figlio è al centro di questa condivisione. Insomma all'interno di una relazione, cosa ci dobbiamo scambiare l'un l'altro? Ci può essere davvero il dare e l'avere? Sono domande su cui rifletto molto, domande che non vengono spesso esplorate sullo schermo. I ruoli in Anatomia di una caduta infine sono capovolti, perché questa volta è una donna che crea squilibrio abbracciando pienamente la sua libertà e voglia di eguaglianza".

fonte: di Francesco Gallo www.ansa.it  RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA - Tutti i diritti riservati

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