L’intento è quello di spostare l’obbiettivo dall’opera al pensiero di Albert Camus, al suo esistenzialismo mai accettato.
È un atto che celebra l’eroicità dell’uomo malgrado la sua condizione. Un inno alla “spaventosa libertà” che si raggiunge prendendo coscienza della solitudine.
CALIGOLA-ASSOLO.1
di e con Bernardo Casertano
light designer Chiara Saiella
con il sostegno del Teatro del Lemming
18 gennaio ore 21.00 - Sala Cutu Teatro di Sacco
Per
Albert Camus è una tragedia esistenziale quella che attraversa
Caligola. “Caligola-Assolo.1” è il completamento di un processo
lavorativo iniziato con “Assolo di un ipotetico studio su Caligola”,
grazie ad una residenza artistica presso Teatro Akropolis di Genova e
proseguita all’Ex-Asilo Filangieri di Napoli. Questa parte del lavoro si
completa grazie ad una produzione del Teatro del Lemming di Rovigo.
L’intento
è quello di spostare l’obbiettivo dall’opera al pensiero di Camus, al
suo esistenzialismo mai accettato. È un atto che celebra l’eroicità
dell’uomo malgrado la sua condizione. Un inno alla “spaventosa libertà”
che si raggiunge prendendo coscienza della solitudine.
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Lo spettacolo di e con Bernardo Casertano, è un lacerante grido in una
tenebra in cui tagli di luce feriscono il corpo e l’anima dell’attore,
trascinando lo spettatore in un vortice di emozioni e istinti che
perseguitano l’uomo dai primordi: chi percepisce il distacco dal cordone
ombelicale della natura come una frattura si ritrova nudo sul palco ad
invocare un Dio assente e sadicamente cosciente del dolore che provoca
la sua stessa supposta presenza dietro quella nube che si chiama:
dubbio. ❯
(Enrico Bernard - SaltinAria.it)
️INFO e PRENOTAZIONI: info@teatrodisacco.it | 320.6236109
Bernardo Casertano
Nasce
a Caserta e si trasferisce presto a Roma ove si diploma presso
l’accademia del Teatro dei Cocci sotto la guida di Isabella Del Bianco e
Cristiano Censi. La sua formazione artistica inizia con una
impostazione classica, ma presto prosegue attraverso il teatro
contemporaneo e la ricerca teatrale. Continua a formarsi, fra gli altri,
con Giancarlo e Pierpaolo Sepe, Sabino Civilleri, Manuela Lo Sicco,
Ilaria Drago. In seguito, mette in scena “Dino” la sua prima regia
tratta da Il re del plagio di Jan Fabre. Al cinema ed in televisione ha
lavorato con Alessandro Dalatri, Paolo Genovese, Manetti bros, Carlo
Verdone, Francesco Vicario, Michele Soavi. Nel 2017 è diretto da Alessio
Cremonini in “Sulla mia Pelle” e da Michele Soavi in “Rocco Chinnici”
nel ruolo di Paolo Borsellino.
fonte: Organizzato da Teatro Di Sacco e Sala Cutu Teatro di Sacco
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