Una storia clandestina dall'autrice di "Non ti muovere" e "Venuto al mondo"
Un amore omosessuale.
Difficile, clandestino, a tratti straziante. È la storia raccontata da “Splendore”, l’ultimo libro della scrittrice, drammaturga e attrice Margaret Mazzantini.
L’autrice di “Non ti muovere” e “Venuto al mondo” sperimenta la narrazione in prima persona nei panni di un uomo, discendente della migliore borghesia nostrana ma legato a un figlio della Roma proletaria.
I due protagonisti si allontanano, crescono geograficamente distanti, stabiliscono nuovi legami, ma il bisogno dell’altro resiste in quel primitivo abbandono che li riporta a se stessi. Nel luogo dove hanno imparato l’amore. Un luogo fragile e virile, tragico come il rifiuto, ambizioso come il desiderio.
L’iniziazione sentimentale di Guido e Costantino attraversa le stagioni della vita, l’infanzia, l’adolescenza, il ratto dell’età adulta. Mettono a repentaglio tutto, ogni altro affetto, ogni sicurezza conquistata, la stessa incolumità personale. E ogni fase della vita rende più struggente la nostalgia per quell’età dello splendore che i due protagonisti, guerrieri con la lancia spezzata, attraversano insieme.
Un romanzo che non somiglia a nessun romanzo, perché una storia d’amore non somiglia a nessun’altra storia d’amore. Una libro che rivendica il diritto di trasformare la vergogna in bellezza. Perché il vero scandalo sarebbe non aver cercato se stessi. E alla fine sappiamo che ognuno di noi può essere soltanto quello che è.
fonte http://www.cinquequotidiano.it/
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